20 marzo 2010

La festa del papà

Nove anni fa oggi, il telefono mi diceva che mio padre se n'era andato.
Nove anni fa domani, il telefono mi diceva che bisognava partire per riconoscerlo.
Nove anni fa dopodomani, il telefono mi diceva che se fossimo andati a riconoscerlo non ci avrebbero garantito l'incolumità.
Nove anni fa tra una settimana, il telefono mi diceva che se non avessimo pagato l'avrebbero buttato in una fossa comune di quelle nelle quali laggiù ogni giorno spariscono gli uomini soli.
Nove anni fa tra dieci giorni iniziavo una battaglia solitaria circondato da una famiglia che rispondeva Lo buttino dove gli pare.
Nove anni fa tra tre mesi da solo la vincevo.
Nove anni fa tra quattro mesi all'aeroporto arrivava una scatola di scarpe con su scritto "volevi tuo padre, eccolo".
Nove anni fa il giorno dopo una lastra di marmo chiudeva la storia di me e mio padre.
Nove anni dopo scoprii che in realtà quel giorno la riaprì dopo vent'anni che era chiusa.
Ho un anno da oggi per chiuderla definitivamente.
364, è passata la mezzanotte.

Nessun commento:

Posta un commento