29 gennaio 2014

Il pescatore di punti e a capo

Che poi io lo so perché a voi non piace Erri.

Perché vorreste ma non potete prepararvi la cena al primo pianeta che si accende su quell’isola d’infanzia che era un dorso di schiena, il porto lo spazio tra due vertebre. Sgranocchiando una mandorla che l’anno scorso è stata un fiore bianco e ora è un piccolo forziere di legno con un frutto dentro. In una notte antica del sud, sotto il cielo che compie la sua ruota panoramica intorno alla polare. Una notte come quella in cui sua madre fu raggiunta dal seme di suo padre, perché si è figli della prima ora di una gravidanza e non dell’ultima, quella di espulsione.
Perché per questo non è di maggio il suo giusto compleanno, è di settembre, non importa il giorno.

(Storia di Irene
Erri De Luca)

A voi invece il giorno importa, eccome se importa.
A me no, m’importa l’anno.
Il mese.
La settimana.
Il giorno.
L’ora.
Il minuto.
Il secondo.
L’istante.
In cui.


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