18 gennaio 2014

Notte di San Lorenza

showerpower
Rimini, Grand Hotel - Gennaio 2014

Mi faccio scivolo per colori, mi lavo con la luce, mi asciugo pensando alle parole per raccontarti un altro applauso portato a casa, un altro successo senza te al rientro la notte in hotel.
Perdi tempo, perdi un sacco di tempo.
Io nell'attesa faccio docce di stelle cadenti, cambio un letto a notte, raccolgo nelle tasche momenti che un giorno potresti voler ascoltare, ti porto ovunque.

Ho un elenco di persone alle quali devo delle scuse, dei grazie, da anni lo porto in tasca e lo spunto senza fretta, uno alla volta.
Era il turno di un amico, cercato e ritrovato, chiamo per andare a trovarlo, mi risponde la sorella, mio amore e motivo di quelle scuse.
A luglio un malditesta, a gennaio non c'è più il cervello.
Mi faccio vivo la settimana scorsa, muore il giorno dopo, aspetti gli anni per trovare le parole e poi buchi l'appuntamento di nemmeno ventiquattro ore, che variabile pazzesca che è il tempo, quanto piccoli diventano gli anni quando mancati per qualche minuto.
Tumore batte vita di nuovo enne a zero, non sono arrivato in tempo per dirgli grazie, per scusarmi.
La vita è una, non dura un cazzo e i giorni persi non tornano, mi perdonerai se sono molto stanco, se avere quarant'anni significa non averne più trenta, se ti sogno e ti dedico ogni mio pensiero ma non le mie azioni.
Se non sono la cosa più bella che ti sia mai capitata posso morire aspettandoti e quanto sarebbe stupido farlo.

Ciao Ettore.
Io lo so che le cose che ero venuto a dirti le aspettavi al varco.
Un altro che non saprà mai quanto sono grande quando chiedo scusa e quanto sia sbagliato morire prima, mannaggia.

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