21 dicembre 2009
Avanguardia antropologica
Nel percorso ormai inarrestabile avviato per ridurre la politica a un linguaggio strutturato sulle regole del più elementare marketing, l'ultima improvvisa accelerata messa in atto attraverso l'ennesimo salto verso il basso rappresentato dal brusco e esondante concetto di "amore" è uno dei colpi più duri assestati a quel che resta(va) della speranza che prima o poi si sarebbe tornati ad essere un paese normale.
Dallo spostamento del pensiero politico dalla testa alla pancia concretizzato quando al ragionamento si è progressivamente sostituito nella percezione della gente il concetto di pulsione emotiva, oggi si è compiuto il passo coerente successivo e quindi il passaggio dalla pancia al cuore, portando la pulsione al suo livello massimo, l'amore.
Un tempo quando qualcuno incrociava i due mondi così distanti e diversi, c'era chi ironizzava e sminuiva, quasi fosse condiviso che solo chi non era consapevole e padrone del mezzo che stava maneggiando, avrebbe potuto azzardare un parallelo come politica e viscere.
Si pensava che politica fosse altro, fosse questione complessa, di elaborazione di percorso personale e collettivo, che elementarizzarla significava distruggerne il valore, prima che le possibilità di sviluppo.
Poi è arrivato il venditore di compiti in classe, l'uomo della provvidenza, il presidente della squadra vincente, le candidature gestite con le regole del calcio mercato, la Libertà come identità, come fosse un canale televisivo di proprietà e non un valore condiviso, il tifo calcistico nel nome del partito in concomitanza con i successivi mondiali per garantirsi i primi autoestorti momenti di acclamazione indiretta, Forza Italia! gridavano tutti quell'estate, anche quelli del Livorno e non ci si poteva sottrarre al primo embrione di furto di valore condiviso, la pancia si faceva avanti, poi il Popolo, il popolo è con noi, popolo come identità, come fosse un canale televisivo di proprietà e non un termine per rappresentare l'intera nazione, dicevi Popolo ed era il suo, gli altri erano popolo ma non lo potevano più dire senza regalargli una quota di share, i seni coperti sui dipinti storici perché il pudore non subisse scossoni, l'appropriazione dell'arte, della storia, la trasformazione di un quadro in fondale scenografico d trasmissione tv pensato intorno agli interessi del nuovo papa re, oggi il salto, l'ennesimo, il furto, l'ennesimo, oggi è l'amore, l'amore contro l'odio, ieri era libertà contro miseria terrore e morte, oggi è di più, oggi è il salto di qualità, oggi è l'ultima riduzione possibile del confronto, oggi è il picco, è direttamente l'amore, oggi lui è l'amore, non quello d'appartenenza ma quello assoluto, quello che non è nemmeno più cuore personale ma la sua essenza, quello all'opposto dell'odio, rubato anche quello, se oggi sei amore sei lui, se non sei lui sei odio, tutto è assoluto, tutto è privatizzato, persino la parola amore s'è fottuto e vai a dirla adesso, vai a dire che tu sei per l'amore e non per l'odio, vallo a dire oggi che è natale e l'amore è termine in bocca a due persone, il papa e il re, l'uno spinto verso il vertice dell'altro così tanto da aver definitivamente incrociato i dizionari, il papa non si nasconde più e fa politica, il re non si nasconde più e si fa capopolo per veicolare l'amore attraverso il suo stesso corpo, mentre il figlio, il degno figlio, in tv fa sapere che l'azienda di famiglia ha una storia che tutti dovrebbero sentire come propria, tutti gli italiani, anche io, "per orgoglio nazionale" dice, e così anche quello è loro, se non sei felice del successo della loro azienda non hai l'orgoglio nazionale perché nazione oggi è lui, è il papà re, è il papa re, il popolo è il loro popolo, l'amore è il loro amore, l'italia è la loro azienda, tutto, set, gioco, partita, bulimia, amore, regalate tessere per natale, non conta più il percorso personale per dirsi appartenenti a un partito, la tessera è un buono per l'amore, l'amore natalizio, può essere regalata come si regala il buono per il week end di benessere ma con durata vitalizia, un partito composto da numeri che il partito l'hanno ricevuto a natale incartato nell'amore pure se non richiesto né il suo partito né il suo amore, pure se del Livorno, pure tu, domani, se hai una zia un po' stronza con deriva amorevole e intelligenza di un pomodoro di mare, se hai dentro di te l'amore, puoi ritrovarti tesserato PdL, perché questo, lui dice, è oggi la politica, robe per persone che si vantano di essere intelligenti, amorevoli, contro miseria terrore e morte.
Regala anche tu la tessera del PdL, il partito dell'amore dell'uomo il cui dolore può servire a salvare tutti, non è nemmeno da ricaricare e non può essere clonata con la chiavetta di Scai.
E' natale, segui la stella e aiutalo a completare il lavoro.
Se proprio non te la senti, puoi sempre optare per quella di Mediaset Premium.
Ti amerà ugualmente e salverà, con il suo dolore e il suo amore, lo stesso anche te.
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