Stamattina abbiamo lanciato un'iniziativa di fund raising unica in Italia, destinata alle Onlus che si occupano di iniziative destinate ai bambini.
Dalle 12 alle 14 ho sentito responsabili di queste onlus raccontare episodi di vittorie e di sconfitte, entrambe con le lacrime agli occhi e la voce rotta dalla commozione, bambini salvati e bambini accompagnati alla fine col sorriso e in ogni parola gli si leggeva in faccia il nome di ciascuno di quei bambini.
Un'iniziativa dietro la quale c'è il disinteresse per queste persone costrette a unirsi per cercare di raccogliere quel di più che poi dovranno dividersi per salvarne un altro, anche uno solo in più.
Due ore di nodo in gola e lacrime nascoste al resto della regia, come non capitava da tempo.
Finito il lavoro sono tornato a casa e mi sono messo a preparare tutto il lavoro che porterò domani quando passerò la giornata con il presidente di una delle più grandi banche europee, io e lui nella stanzetta, a scartabellare i dati, finalmente definitivi al 15, sulla raccolta derivata dallo scudo, una cifra che a settembre quand'era solo sulla carta generò l'applauso della sala di un'altra banca tutta eccitata per il fiume di soldi in arrivo e che domani ci dirà se sarà solo champagne o anche porche per tutti.
Oggi pensavo che tutto questo nel giro di un giorno senza scossone alcuno.
Pensavo che forse quella che io considero la mia morale, in realtà è solo una girella molto grossa che un giorno fagociterà lei me.
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