21 gennaio 2014

Fac-ebook

Essendo sto(r)icamente uno degli ultimi dieci italiani tutt'ora non presenti in facebook, condizione che fa di me la prova vivente del fatto che SI-PUO'-FAAA-RE e il (proprio) mondo gira uguale, sono conseguentemente anche uno dei dieci che delle pagine personali può vedere giusto la copertina e nient'altro, ma soprattutto uno dei dieci che quando segue un link a una pagina fb si ritrova di fronte al cancello del metti il nome metti la password metti il resto della vita se vuoi sapere se e che.

Insomma, per farla breve, voi che invece siete tra i restanti cinquantanovemilioni che su faccialibro certamente ci sono, non è che riuscite a seguire questo link e a dirmi da dove provenga 'sto fiume di gente che da un po' di giorni si viene a leggere il post sugli e-book?
Così, per curiosità.

Update:
Dato che come da proverbio domandare è lecito e rispondere è cortesia e qui in termini di lettrici tanto cortesi quanto timide non ci facciamo mancare nulla ma proprio nulla, ricevo in mail la risposta alla mia domanda che, per soddisfare la curiosità delle decinaia e decinaia di interessati alla cosa, aggiorno qui.
Al momento il percorso a ritroso pare portare a tale Libreria Kreuzberg di Padova, sulla cui pagina FB compare il post in questione.
Per la precisione qui, dove lettrice Lisa potrà apprezzare il fatto che l'anteprima del post non è un estratto del post stesso bensì il suo commento (per la riscossione dei diritti ci si vede naturalmente a Vicchio).
Da lì in poi i rimbalzi di cui nei commenti o, più probabile, direttamente tutti da lì.

E quindi mistero risolto e doveroso pubblico Grazie a lettrice affezionata pluriennale nonché personcina deliziosamente squisita e una serie di altre qualità e fattarelli che però sono fatti miei e suoi voi fatevi i vostri.
Tiè.

33 commenti:

  1. A parte il fatto che fino all'altro giorno non avevo un account FB (ne ho creato uno farlocco -- alias di posta incluso: creato ad hoc e cancellato appena finita la registrazione -- in cui ho disabilitato o reso privato tutto, giusto perché volevo togliermi una curiosità e non c'era altro modo), il link che metti sopra non fa altro che dire a FB di redirigere il browser alla pagina del post incriminato (e FB raccoglie i dati di chi è interessato al post, con la scusa di mettere un "avviso di protezione" a tutela di chi cliccasse sul link). Non serve essere iscritti.

    Non c'è alcuna informazione su chi, come o perché ha messo il link alla tua pagina, ma non mi meraviglierei più di tanto dell'interesse: è l'effetto lemming tipico dei social network, in cui uno condivide un link per motivi suoi, e tutti i suoi "amici" o "follower" lo condividono in cascata, senza alcun intervento da parte del cervello (per chi ce l'ha).

    Il 90% e rotti del traffico FB è fatto così: mille e mille ripetizioni di altre ripetizioni che rimbalzano di account in account fino a vivere quasi di vita propria, senza problemi esistenziali quali l'essere vero, o almeno interessante o divertente. Il resto sono "notizie" che trovi comunque nella Rete "vera", solo che là compaiono al più N volte, su FB N*10.000 e quindi la ggggente si convince che se è su FB allora è "più vero" (i lemming potrebbero fare una fortuna con dei corsi master in materia...). Mutata mutandis, lo stesso vale per Twitter, G+, Whatsapp...

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    1. va bene ok dai per questa volta ti perdonerò la sottile quanto per nulla velata allusione al fatto che tale traffico non sia da attribuire alla innegabile qualità del post in questione e al suo essere interessante in misura direttamente proporzionale al suo essere (anche) enormemente divertente.

      A parte gli scherzi, mi era noto il meccanismo di FB, anche se mi pare di capire non così tanto come sembra esserlo a te per motivi che immagino legati a lavoro o a passione personale, ma ugualmente pensavo che con un account fosse possibile, magari attraverso un motore di ricerca interno (interno a FB dico) risalire all'origine della condivisione magari attraverso l'inserimento di un estratto, con lo stesso processo che usa gùgol per risalire a un testo.

      Ovvio che il mio malinteso è stato soprattutto circa l'essere reindirizzato di nuovo qui, cosa che attribuivo al mio non aver inserito login e password.

      Altrettanto ovvio che un'altra via possibile, e qui mi arrivava in aiuto questo appello, fosse che uno dei naviganti (senza navigareeee) indirizzati su quel post si cliccasse poi la home trovando questo post qui e magari dicendomi nei commenti il percorso fatto.
      Ma in realtà il traffico è di qualche giorno fa e quindi o lascio questo appello in attesa di una prossima possibile ondata, oppure ciccia mi tengo la curiosità e vivrò abbondantemente bene lo stesso.

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  2. spiacente sono una dei dieci.

    (magari sono tutti amici di erri&jova)

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    1. no no, ma facciamo gli spiritosi sui miei riferimenti culturali, facciamo.
      brava brava...

      (e comunque il vostro club dei Perplessi dalle passioni di Bruno si vede incrementato di un'altra socia, l'amica che quando mi ha raggiunto al pub e ha visto sul tavolo il libro, mi ha guardato come uno che stava leggendo l'ultimo libro di Lapo Elkann in un modo che non ha avuto nemmeno bisogno di aggiungerci parole)
      (che vi avrà fatto nonno Erri...bah!)

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    2. perché come diceva bene dionysus, i filo-terroristi (epperdipiù pseudo intellettuali aggiungo io) non mi fanno simpatia.
      anzi.

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    3. Vabbé ma una scivolata si concede a tutti, su.
      Se andassi a spulciare la vita di tutti quelli che ci attraggono, in musica nel cinema come nella letteratura, chissà gli scheletri nell'armadio che salterebbero fuori.

      Resta che io di De Luca dopo aver attraversato qualche libro mi sono sentito "sfiorato" da un dubbio: mi sa che nel passato ha qualcosa di decisamente grosso in termini di "scivolate".
      Non ti trasformi così profondamente in personaggi tanto segnati dalla violenza se non hai dentro di te qualcosa di altrettanto reale e sovrapponibile da cui attingere.
      Poi magari chi conosce la biografia sa ancvhe cosa sia e non è affatto un segreto, ma io che non la conosco mi limito alle sensazioni e quelle sensazioni in più di una pagina mi hanno fatto pensare che altro che scheletri nell'armadio...

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  3. He he, e così si scoprì che la maggior parte dei lettori di Bruno fanno parte di quei dieci (che a 'sto punto saranno anche qualcuno in più di dieci), chè pure io su faccialibro non ci sono.
    Epperò io sono ancora più 'strana', ché non ho neppure il cellulare, e mi sa che son pure affetta da una forma strisciante di allergia ai telefoni: mi tocca stare attentissima col cordless che mi porto in giardino, m'è già capitato un paio di volte di dimenticarmelo fuori eppoi ovviamente la notte piove (e non so perché, ma ai telefoni la pioggia non piace, non lo trovate strano anche voi?). Tra l'altro un paio d'anni fa abbiam comprato un cellulare 'di famiglia', ma l'omo è riuscito con brillante mossa a perdere la sim, e così posso allegramente continuare ad indulgere al fascino sottile dell'irreperibilità.
    Comunque io sono la conferma vivente che non solo il mondo gira uguale anche senza faccialibro, ma che gira uguale anche senza telefonetto (anzi, magari qualche volta gira pure un pochetto meglio).

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    1. Direi di sì, la maggior parte dei lettori qui non hanno (o non ammettono di averlo) un account FB.
      Cosa che ha anche una spiegazione piuttosto semplice: chiunque ha FB è terrorizzato da una lettura di un testo che vada oltre le cinque righe e per diretta conseguenza è oggettivamente difficile che si affezioni a un posto come questo.
      Viceversa, chi ha motivo per girare per mesi o anni intorno ai miei fiumi di parole e al morbido silenzio dei commenti che questo posto da sempre offre, è piuttosto difficile sia anche una persona appassionata di un social come FB dove tutto questo appare al confine del surreale.

      Ci escludiamo a vicenda, diciamo, senza che nessuno precluda l'accesso a nessun altro.
      Tipo in un ristorante griglieria, non è che ci sia un cartello alla porta con cui si vieta l'ingresso ai vegetariani, ci pensa l'aria che tira.

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    2. Mmmhh, bello il 'morbido silenzio dei commenti'!
      Meno male che non riesci più, causa stanchezza, a scrivere sopra al minimo sindacale, eh?
      Figuriamoci sennò.

      Quanto a faccialibro, direi che la surrealtà (surrealità? surrealezza? surrealitudine? Insomma, s'è capito quel che intendo, no?) di quel luogo scellerato fa ampiamente concorrenza a quella (ipotetica) di questo blog.
      Eppoi a me la carne ai ferri piace moltissimissimo.

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    3. Anonimo08:25

      buona giornata, sono sempre il 5o, dissento da quanto detto da bro' in quanto proprio perche' non ha la certezza che i suoi lettori non posseggano unprofilo facciab. non puo' neanche affermare che il blog esclude facciab.
      anche perche' io mi sono avvicinato a questo blog qualche anno fa quando non si poteva parlare di morbido silenzio....(nostalgia) e qualche altro frequentatore ha preferito (purtroppo) l'altra sponda.. bhe! la mia idea e' molto complessa a riguardo e non credo che ai piu' interessi, visto fra le altre cose non mi conoscete in quanto non ho mai scritto ma seguito in "morbido silenzio" almeno da 6 anni.
      con osservanza 5o (ormai mi firmo cosi')

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    4. @5°:
      Ah ma allora sei un altro!
      Non avevo risposto anche a te pensando che fosse Lisa che precisava di non essere la 4° bensì la 5°.

      Morbido silenzio si intende proprio quello che in fondo rappresenti anche tu.
      C'è tutta una fascia di lettori che per motivi a me ignoti, ma che naturalmente rispetto, preferisce leggere me senza intervenire direttamente se non via mail e quindi in via confidenziale quando hanno qualcosa da dire su un post piuttosto che un altro.
      Questo è dovuto probabilmente al fatto che quando i commenti erano molto frequentati, e soprattutto da me lasciati liberi di autoregolarsi, si era giunti a un punto di stallo causato dall'abitudine di alcuni lettori di entrare a gamba tesa su altri lettori che, aspettandosi da me interventi censori che io mi sono sempre guardato bene dal fare perché il mio ruolo non era né di moderazione né di vigile regola traffico, hanno preferito lo sguardo passivo da quel momento in poi così da prendersi ciò che piaceva, quindi quello che scrivo io, risparmiandosi nel contempo la rottura di balle di mettersi a discutere con i più accesi.

      Alla fine quelli che amavano lanciare bombe in mezzo ai pulcini hanno smesso perché erano venuti a mancare i pulcini, mentre i pulcini si sono trovati a utilizzare il canale privato facendolo diventare da eccezione quale era a normalità quale è adesso.

      Allora il "morbido silenzio" del quale parlo io mettendolo in relazione con FB è in realtà questo.
      Non tanto l'assenza di lettori più o meno interessati alla lunghezza, quanto la presenza di persone che non hanno come primo fine quello di far sapere a me o a voi che ci sono e hanno anche qualcosa da dire.
      Forse l'ho messa giù male ieri, ma più per sintesi che per diverso punto focale, quello che esclude a vicenda i potenziali utenti miei e di FB è il diverso inbteresse che ciascuno di loro ha verso la propria visibilità pubblica.
      Chi mi legge ha poco o nullo interesse a essere visto, insomma.
      Da me cme dagli altri

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    5. Per esempio il dilemma "Da dove arriva il traffico" è stato svelato ieri, ma come per la quasi totalità degli interventi dei lettori mi è stata comunicata via mail.
      Ora io appena ho un attimo la metto anche qui, giusto perché pubblica era la domanda e pubblica sarà la risposta, rispettando la evidente volontà di chi me l'ha fornita di non comparire.
      Se poi mi va di chiedermi come mai non sia stata messa direttamente qui da chi l'ha trovata, mi piace rispondermi che sarà una forma di rapporto diretto e personale che evidentemente viene considerato più di valore rispetto a quello pubblico e come tale lo prendo e me lo conservo "in morbido silenzio".

      Detto questo non vedo perché, se hai un'idea in merito, non dovrebbe interessare me o altri che potrebbero esserne inclusi se non altro come soggetti sui quali quell'idea l'hai sviluppata.
      Insomma, se qui un tempo c'era tanta gente che si confrontava non era (solo) perché c'ero io a tenere il gioco, perché io avevo i ritmi più o meno simili a quelli di oggi e quindi il mio contributo era piuttosto marginale se non in termini di post, ma perché prima dell'avvento del grande Fronte Occidentale e soprattutto prima che i lanciatori di bombe di cui sopra si placassero in alcuni casi e venissero placati da me in altri, tutti voi lettori "silenti" non vi facevate tutti questi scrupoli prima di dire quello che pensavate se e quando lo pensavate.
      Questo per rispondere anche in parte a quella parentesi "nostalgia" che hai sottolineato.
      E' nostalgia di un periodo nel quale non ero io a essere diverso, ma voi.
      Nulla da dire a riguardo, ovviamente, ciascuno sta sul web come meglio si trova e a me fa piacere a prescindere perché attivi o meno so che alla fine molti sono sempre qui intorno.
      Io mi limito a cercare sempre un modo per trovarmi bene in qualsiasi condizione e se prima mi trovavo bene perché l'alto traffico faceva sì che questo posto avesse, oltre a quella che le davo io, anche una vita autonoma che procedeva a prescindere dal mio avere tempo da dedicargli, oggi che per scelte personali quell'alto traffico si è trasformato da attivo a passivo mi metto comodo dentro questo "morbido silenzio" e mi prendo il buono che oggi c'è e ieri invece mancava.

      Se non sono mai entrato in FB o in qualsiasi altra diavoleria moltiplica visibilità, in fondo è proprio perché sono sul web da qualcosa come dodici anni e in ciascuno di questi dodici anni non ho mai smesso di pensare che non sono io a dovermi adattare alla tecnologia e scorciatoie via via offerte, ma il contrario.
      Se ieri c'era caos mi godevo il caos, se oggi c'è silenzio mi godo il silenzio.
      Il punto è sempre che io non devo modificarmi in base all'onda del momento perché non ho nulla da guadagnarci, in termini di autopercezione, dal farlo.

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    6. Anonimo14:56

      hohoho..... scusa se mi sono deciso dopo parecchi anni a scrivere non e' perche' tu sei cambiato o io sono cambiato... sono cambiati i tempi e sicuramente pur prendendomi lem mie responsabilita' sempre in questo credo di non averne......pero' evidentemente mi fai notare che sbaglio qualcosa..... comunque "nostalgia" la riferivo al periodo. mi spiego meglio, assistevo, in disparte a chi lanciava bombe ..... sulla croce rossa...... alla luce dei fatti chi lanciava bombe voleva apparire quello che non era e la croce rossa evidentemente non era proprio tale anche se da rispettare, forse non possono essere chiare le mie allusioni......cmq io non sono mai intervenuto per non creare scompiglio fra queste due "fazioni".....ti prego non accomunarmi ad altri in quanto si e' vero che non sono stato un tuo assiduo lettore ultimamente ma e' pure vero che non mi pare vero che ci possano essere dei silenti per tutti questi anni..........
      e comunque sempre
      con osservaza 5o

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    7. Eh...vedi perché poi anche il morbido silenzio ha il suo perché?
      Perché non si generano malintesi con la velocità di un fulmine che richiedono poi successivi aggiustamenti.
      Io non me la sono presa con te né con nessuno, ho solo spiegato, magari frettolosamente, che la diversa aria che si respira in un luogo piuttosto che in un altro dipende certamente da chi lo gestisce, ma anche e nel caso del web soprattutto da chi lo frequenta (a meno che chi lo gestisce non si trasformi appunto in una specie di moderatore che occupa gran parte del proprio tempo a indirizzare e limare i contorni).
      Figurati se ho pensato che tu sbagli qualcosa!
      E' proprio il concetto di errore o, peggio, addirittura di responsabilità che non era incluso nel mio discorso, perché avrebbe dovuto esserlo?
      Tu vuoi scrivere scrivi, vuoi scrivermi in privato mi scrivi in privato, vuoi non scrivere proprio e solo leggere leggerai e basta, ciascuno ha la propria dimensione ottimale ed è giusto che quella vesta.

      Nel tuo caso l'unico riferimento diretto è stato l'aggancio al concetto di nostalgia, che certamente anch'io ogni tanto vivo pensando a come era animato questo posto anni fa quando (però) in cambio io fornivo parti di mia vita privata piuttosto importanti la cui eliminazione, vogliamo dire che sia un caso, è coincisa con l'interruzione dell'attività di chi mi leggeva.
      Non era attribuzione di responsabilità proprio perché al limite se direzione (inversione di marcia) è stata data quella direzione l'ho data io nel momento in cui decisi di togliere dal piatto ciò che sapevo essere proprio quello che teneva qui tanta gente e cioè la mia vita privata.
      Era una cosa che a un certo punto è evoluta in scelte diverse nella vita vera, non nel web, e che nel web ha solo avuto delle ricadute conseguenti.
      Il "richiamo", se così vogliamo chiamarlo, a te era null'altro che un generico rimettere sul piano del discorso la quota "attività" che non dipende da me ma da chi mi legge, come a dire che se io posso avere nostaglia di ciò che avevo intorno quando però lo alimentavo a colpi di vita personale e quindi nostalgia di una cosa che in fondo ho deciso di avere diversa (più o meno come si può avere nostalgia di un posto dove si è cresciuti pur senza cambiare idea sulla scelta positiva di averlo lasciato), quando leggo che si ha nostalgia di quando tutti parlavano e a dirlo è una persona che nello stesso commento mi dice di avere un'idea articolata ma di non ritenerla interessante per gli altri, mi viene solo da rispondergli "prova!".
      Perché solo così riavresti quell'attività data non solo dalle mie parole ma anche dalle tue e quindi, conseguenza, solo così interverresti sulla causa della nostalgia.

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    8. (separo perché altrimenti mi impedisce di pubblicare)

      Interverresti per quello che riguarda il tuo pezzettino di contributo ovviamente, non certo sull'intero impianto che non dipende né da me né da te e che fa sì che magari quella tua idea è davvero interessante solo per te, come accade identico con i miei post, alcuni di interesse planetario altri che non interessano manco al gatto dei vicini, e che per questo non sposterebbe di una virgola il numero delle reazioni che potresti generare.
      Semplicemente il tutto si risolve quando anche voi farete come me e cioè ve ne fregherete di chi legge, di cosa penserà leggendo le tue parole, delle reazioni (o non) che eventualmente genererai.

      Qui un tempo c'erano centinaia di lettori, poi io ho girato la manopola e in un istante sono diventati cinque e tutti silenti o attivi via mail.
      Per anni siamo stati io Dion e Lisa, poi Elena, poi pescatomi da altre parti ha deciso di unirsi Beelato, poi si è portata dietro il suo amico che dopo un po' di osservazione ha pensato ci fossero cose da dire e altre sotto le quali tacere e magari nemmeno leggere perché interessato ad altro tipo di interazione, e via così.
      A quelle centinaia (vabbé decine) di lettori di un tempo ci si era arrivati così, in comodi anni e anni di uno alla volta che metteva la testa fuori aumentando di unità 1 il numero di quelli con cui interagire oltre me, numero che naturalmente fece sì che anche i temi non fossero più solo i miei problemi o amori personali, ma ciascuno il suo in un meccanismo autoalimentante che ebbe i suoi pro come i suoi contro.
      Qualcuno ne fece questioni ben più personali di quanto non lo fossero i miei già enormemente personali post e non resse il gioco, qualcun altro preferì semplicemente tornare nel silenzio e qualcun altro ancora in maniera più che legittima stabilì che come romantico amatore ero una bomba mentre come analista politico (sei anni a parlare di politica e di Grillo manco io li avrei retti come lettore) non meritavo più tutto quel tempo dedicato.

      Pace, si muta, si gira e si torna, in dodici anni si cambia tante di quelle volte che pensare che una dinamica generata da tante persone diverse fosse in qualche modo controllabile o addirittura conservabile identica era onestamente impossibile.
      Qui l'attività non era data dal mio essere interessante come argomenti, ma dal mio essere per qualche ragione che io continuo a non spiegarmi e comunque al netto di ovvie quanto fisiologiche eccezioni che certamente anche a me sono capitate, capace di interessare solo persone di un certo spessore che, una volta trovati nello stesso posto, scoprono di conseguenza di essere insieme ad altre persone interessanti.
      per esempio un tempo qui c'era un certo Glider, persona di indubbia qualità e spessore, che un giorno venuti a mancare interlocutori stimolanti decise di scomparire.
      Recentemente mi è riapparso addirittura in LinkedIn, dove mi ha lasciato un messaggio con tono e contenuto identico a quando bazzicava qui.
      Mi interessa che sia qui o lì?
      Per nulla.
      Mi interessa che sia ovunque gli vada di essere e se ci sono anch'io ben felice di ritrovarlo.
      Nostalgia di quando c'era?
      Certamente!
      Ma in realtà lui c'è ancora, quindi problema nostalgia risolto.
      Quante vite là fuori, quante strade diverse.
      Dodici anni e non sentirli.

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    9. Anonimo08:42

      Io ti leggo da luglio, ho vissuto un' esperienza sentimentale dolorosa simile alla tua e Google mi ha indirizzato qui.
      Penso che la dimensione che hai dato al tuo blog è molto umana e reale.
      Non importa sicuramente che tutti scrivano qui, se tu li hai comunque "vicini" anche se in altro modo.
      Quello che mi ha impressionato è stato vedere che le tre persone che citi sopra, Dion Lisa e Elena, ti sono state vicine più di ogni altra nel momento più difficile per te cioè da Agosto a Ottobre quando poi hai ripreso a stare meglio grazie proprio a loro tre.
      Questo perché i rapporti che hai con i commentatori è vero, e poi mi è piaciuto che nel momento in cui sei stato meglio tu sei andato a trovare qualcuno di loro.
      Una forma gentile di ringraziamento quasi, per esserci stati.
      Il fatto di coniugare il tuo blog ad aspetti reali ed incontri aggancia le persone e le lega in un rapporto vero.
      Difficilmente questo rapporto si può cancellare, ma si può portare avanti poi nella forma che meglio si preferisce.
      Con questo non fraintendermi, non voglio dire che tu ti sia buttato nella conoscenza di chiunque abbia scritto qui, ma che avrai fatto una selezione di persone che valeva davvero la pena vedere anche per una stretta di mano e questo per non lasciarle andare via.



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    10. Anonimo08:43

      dimenticavo la firma.
      Gianluca

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    11. Diciamo che la selezione viene fatta a monte in maniera quasi naturale.
      Nel senso che le persone che scrivono qui si dividono in quelle che lo fanno occasionalmente e quelle che lo fanno da tempo.
      Il secondo tipo di persone generalmente lo fa perché si sente in qualche maniera all'interno di un'aria comoda, a prescindere dall'argomento che quasi sempre è più un pretesto per dirsi ciao che un vero e proprio bisogno di fornire un contributo, e questo fa sì che per esclusione quelli che alla fine si trovano a stare qui a lungo lo facciano più per l'aria che per altro e quindi in altri termini per affinità "umana".
      Da lì a considerarli persone con le quali non si rischia di prendersi a pizze in faccia in caso di incontro il passo è immediato e per questo alla prima occasione l'incontro si cerca di farlo avvenire.

      E qui sta forse la vera e proprio differenza con altri gruppi virtuali: nessuno qui, me per primo, usa questo mezzo per creare conoscenze reali.
      Ho passato anni a parlare via mail con persone alle quali non ho nemmeno chiesto l'età o la città o il numero di telefono (e non solo all'inizio, dico proprio sempre) e altre che dopo un paio di commenti si sono viste cercate perché magari ero nella città di appartenenza per un passaggio di lavoro.
      Molte persone si stupiscono del mio portare avanti rapporti scritti anche per anni senza mai chiedere generalità o numero di telefono o, peggio, foto, ma in realtà il tutto è dovuto molto semplicemente al fatto che di sapere quanti anni hai o che faccia tu abbia me ne frega abbastanza poco e tutto quello che mi serve per decidere di dedicarti del tempo sta nella scrittura e in quello che dici.
      QUando questo funziona e anche dall'altra parte hai lo stesso disinteresse per eventuali incontri o passi avanti, sei sicuro che l'incontro diventa una cosa che quando accade non può che essere piacevole.
      Primo perché arrivando dopo tempo speso a parlarsi hai anche degli argomenti che vanno oltre il Ke lavoro fai o Da dove dgt, secondo perché hai escluso che ci siano secondi fini dietro con realtivi problemi.

      E' come quando vai in un locale e ti trovi bene a parlare con gente sconociuta del tavolo accanto.
      Non sta scritto da nessuna parte che dobbiate diventare amici o condividere altro che non le quattro chiacchiere che avete messo sul tavolo quella sera, ma nella stessa maniera nulla esclude che a fine serata se ci si è trovati bene quando fuori dal locale qualcuno dice "Tutti a casa mia!" tu ti trovi a esserne incluso senza che nessuno si chieda perché o se sia il caso.
      Le cose avvengono, se non hai l'ansia o il bisogno (molti in rete hanno un problema da risolvere a colpi di rapporti creati ad hoc e lì sta un tranello grande quanto il duomo di milano) di arrivare alla persona, alla fine le affinità vengono sempre fuori e allora non c'è alcun motivo di non rendere questi incontri un numero 1 in più nella propria vita reale.

      Senza contare la quantità di regali che nel tempo mi sono arrivati da persone che non mi avevano mai visto ma lo stesso mi hanno voluto dedicare non solo del tempo, ma anche dei veri e propri doni speciali.
      Non li ringrazi di persona alla prima occasione possibile?
      La differenza è che non c'è l'ansia di crearla quell'occasione da parte di nessuno dei due.
      E quindi alla fine la si crea proprio per quello.

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    12. Rispetto alle persone che hai individuato come importanti per me in periodi di difficoltà, non entro nel merito per non togliere e non aggiungere nulla a nessuno.
      Le persone speciali qui sopra sono davvero tante, più o meno nascoste, e farne una lista mi verrebbe realmente difficile.
      Nessuno mi ha aiutato a fare passi più di quanto non mi sia aiutato da solo, perché certi passaggi o li attraversi per processo personale o non c'è suggerimento o aiuto esterno che tenga.
      Ma questo non toglie che a ciascuna di queste persone, elenco ben più lungo di quello che può stilare chi di questo posto può vedere la sola faccia esposta, io in qualche modo debba dire comunque grazie.
      Per il loro esserci in generale però, non per il loro esserci nei momenti di difficoltà.
      Perché poi sembrerà strano, ma a star vicino a chi ha bisogno ci vuole davvero poco, essendo una cosa autogratificante come poche altre, mentre stare accanto alle persone quando queste non hanno bisogno è sintomo di reale interesse e affinità.
      E quindi io il grazie lo dico eccome, ma perché mi sono accanto prima e dopo i miei momenti difficili, non durante.

      E poi ci sono le perdite, un capitolo a parte sul quale ci sarebbe da scrivere un libro.
      Persone che valgono tanto oro quanto pesano ma che non sono in grado di starmi accanto se non a precise condizioni e che per vari motivi, primi tra i quali il mio non essere in grado di rispettare quelle condizioni, finiscono col preferire la scomparsa.
      Motivi che io naturalmente rispetto, ma che siano vere e proprie perdite, in un commento nel quale si parla dei grazie che devo a chi mi sta intorno quando sono lieve come la sabbia nel letto, è giusto dirlo.
      Si chiama Emanuela, se vuoi aggiornare l'elenco là sopra delle persone diamante di questo posto e di questi anni.
      Ma non dirle che te l'ho detto io, altrimenti spacca il monitor.

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    13. Anonimo08:35

      @broo
      buona settimana a tutti!!!
      "provo". molto velocemente dico solo che condivido appieno quello che scrivi riguardo la nostalgia ed e' proprio questo che volevo dire, grazie..... anche l'essere silente di quei tempi e' stato un investimento non indifferente in quei giorni, mesi, anno...... parlo come dici tu di investimento nella vita privata che non era conciliabile con "i blog" o con una certa vita virtuale. naturalmente cio' anche se mi e' costato parecchio suscita in me una certa nostalgia come hai detto tu di luoghi che t accompagnano nella crescita....e che in ogni caso sono serviti proprio a questo come silenti.
      a presto
      con osservanza 5o

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  4. Anonimo10:41

    niente, via: non solo non posso aiutarti, ma dei dieci sono pure arrivata quarta... che schiappa. :)))

    lisa

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    Risposte
    1. e niente Cherì, per penitenza ti leggerai il prossimo di De Luca.
      :)

      A margine...
      c'ho booking che continua a tempestarmi di mail in cui mi chiede cosa ne penso di Vicchio, se mi va di tornare a Vicchio, la mi porti un bacione a Vicchio.
      Mi sa che a breve me ne torno qualche giorno a Vicchio, perché ormai è chiaro che l'unico modo per riposare un po' fermando il lavoro sia il levarsi di torno mettendo tra me e qualsiasi cliente non meno di duecento chilometri!

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    2. Anonimo10:20

      mmh... visto che elena l'ha accoppiato a jovanotti, inizio ad averne un certo timore. :)

      (io dico che anche booking si è sorpreso per l'elezione di Vicchio a dimora vacanziera, comunque)

      lisa

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    3. Ehm, OTtino:
      Lisa, visto che quest'uomo è super iper indaffaratissimo (eqquindi anche se l'avevo chiesto a lui non so se riuscirà a rispondermi in tempi non biblici) lo chiedo direttamente a te: sei scrittrice?
      Ché se non ho sbagliato io a capire (cosa sempre possibillima, per altro) mi farebbe piacere leggerti eqquindi mi piacerebbe sapere come fare a 'trovarti'.

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    4. Anonimo11:48

      ahah, no ma quale scrittrice... magari! :)
      la realtà è tutta l'opposto, invece: sono piantata nella scrittura di una tesi come non mai! ( ironia della legge del contrappasso, nevvero? :) )
      non tengo né blog né cose similari, sono un'anomina che vaga nella rete sterminata, ormai affezionata a pochi posticini tranquilli.
      (ma perché ti eri fatta quest'idea? mi incuriosisce)

      lisa

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    5. Ah, è tutta colpa di Bruno se m'ero fatta 'sta idea!
      Qualche tempo fa aveva scritto in un commento che ti occupavi d'arte e m'ero fatta l'idea che tu fossi una pittrice, poi nel post in cui parla della vacanza che ha fatto dalle tue parti dice che ti chiede "E' qui che scrivi?" e che la stessa cosa ti chiede il fidanSato, e a quel punto mi son detta 'avrò capito fischi per fiaschi io a pensare che fosse pittrice, se invece Lisa scrive val la pena di leggere quel che scrive, chiediamole se ha pubblicato qualcosa, o se ha un sito, un blog, una mail, un contatto skype, un piccione viaggiatore, dei segnali di fumo o chessoio dove si possa andare a leggerla'.
      (E a questo punto l'Ape, curiosissima come sempre, non può fare a meno di chiederti su che argomento sia la tua tesi (ma solo se non ti secca parlarne, eh! ;o)))

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    6. Anonimo12:34

      diciamo un po' di tutto quello che hai supposto (pittura e restauro, occuparsi d'arte, e scrittura di conseguenza) potrebbe realizzarsi, ma che ancora niente ha preso una via definitiva... e in questo mezzo, un po' di "crisi del limbo". :)
      (la tesi è in storia dell'arte contemporanea, su uno scultore italiano del '900, figurativo)

      lisa

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    7. Ah, la crisi del limbo, la mia vecchia conoscenza!
      Ci ho passato quasi sette anni in crisi del limbo, tra quando mi son laureata a quando è finalmente uscito il concorso per ricercatore: tra questi due estremi un simpatico purgatorio di difficoltà economiche e problemi pratici, epperò ne sono uscita viva e intera ;o)
      Tu resisti, tieni duro e segui il tuo istinto, ché il dono d'essere in grado di occuparsi d'arte è prezioso e va protetto (te lo dice una che ha il senso artistico di un mucchietto di mattoni eqquindi apprezza infinitamente chi questo dono invece ce l'ha).

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  5. Spiacente, ma io ce l'ho, un profilo su FB, eh. Non ci entro quasi mai, quella volta ogni sei mesi che voglio scrivere una frasetta più o meno apocalittica accedo rendendomi invisibile per non essere scocciato con messaggi istantanei, e addirittura ai messaggi privati rispondo direttamente dalla casella e-mail, tanto mi sta sulle balle quel sito. Ma, appunto, per scambiarsi messaggi privati di una certa lunghezza in assenza di contatto e-mail può tornare utile - in realtà manco troppo: è già capitato più d'una volta che non recapitasse un messaggio, con conseguente scazzo mio/ altrui per la mancata risposta.
    Bah. Non fosse per quel paio di contatti più interessanti, mi sarei già disiscritto da un pezzo.

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    1. Ma io lo so che ce l'avete (quasi) tutti, non era mica un giudizio di merito il mio ma solo una misurazione a spanne.
      Immagino che come ogni altra cosa abbia anche degli aspetti che se usati bene si possono rivelare migliorativi rispetto al prima, quindi non demonizzo.
      Ovvio che nel parallelo griglieria-vegetariani non ci metto chi lo usa nelle sole parti davvero utili, ma ha proprio trasformato la propria vita in base alle regole dei social network.
      Se sapessi quanti amici ho perso da quando esiste FB, amici che però non hanno mai smesso di lamentare il mio non entrarci e quindi il mio essermi volontariamente escluso dai loro gruppi.
      Amici che poi il telefono lo tirano su una volta in due anni perché convinti che se io non sono erntrato in fb è perché non mi interessa averci un rapporto.
      Questo è prendere la propria vita e trasformarla in base alla tecnologia del momento.
      Non significa che sia convinto che chiunque sia dentro il grande caos lo abbia fatto perché interessato al grande caos.

      Cioè lo so che quel paio di contatti più interessanti sono Belen e quella della porta accanto e confesso che anch'io sento ogni tanto la mancanza delle loro foto dalla vasca da bagno.
      :)

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  6. Anonimo15:02

    e quindi, come facciamo: carta, o bancomat? :D

    lisa

    (il solo pensiero di tutto ciò mi fa impressione, devo ammetterlo)

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    1. Ma potremmo fare anche direttamente bottiglie di vino!
      ah tu dici che sono io che li devo versare a te i diritti...già

      (è la potenza dei sistemi automatici! Non solo fanno quello che vogliono di quello che c'è in giro, ma si mettono anche a comporre le cose come più aggrada e si vede che il tuo commento era più sul pezzo del pezzo stesso!)

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