16 aprile 2002
”Era un bar.
Una ragazza per sbaglio mi ascoltò mentre aiutavo un fratello.
Le dissi “Sei bellissima”.
Non ricordo altro. Fino ad oggi.
Mi dicono che nel periodo di cui non ho memoria ho conosciuto un uomo.
Mi dicono che quell’uomo aveva figlie per le quali sognava il meglio.
Mi dicono che nel periodo di cui non ho memoria una delle sue figlie si innamorò di me.
Mi dicono che nel periodo di cui non ho memoria lui un giorno mi disse “Mi dispiace”.
Mi dicono che poi lui partì.
Mi dicono che accadde in un giorno speciale.
Mi dicono che feci un patto con lui.
Troppo era il male che avrei causato se fossi rimasto.
Mi dicono che con lui scelsi di andar via anch’io.
Mi dicono che nel periodo di cui non ho memoria gli scrissi una frase sulla prima pagina di un libro.
Mi dicono che c’era scritto il futuro.
Suo e mio.
Mi dicono che decisi di svelarglielo.
Mi dicono.
Perché è un periodo di cui io non ho memoria.
Ho solo una inconscia sensazione di aver conosciuto un grande uomo.
E una strana memoria di fuochi d’artificio.
Non ricordo altro.
.
Joe Black.
Mi dicono che mi facevo chiamare così.”
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