23 aprile 2002

Te l'assicuro





Certo che ti starò vicino. Mille volte ho detto che ci sono persone alle quali sarò sempre grato, raramente mi rivolgo in maniera diretta. Grazie Lella. Perché non ci siano equivoci. Perché equivoci ci sarebbero se non scrivessi grazie Lella. E forse la mia gratitudine ti verrebbe rubata. Perché qualcuno pensa sia rara e tende a far propria quella che in realtà è tua. E qui non parlo di persone del mio presente. Perché non ci siano equivoci. Perché equivoci ci sarebbero se non specificassi che non parlo del mio presente. E a volte sembra che io riconosca solo i miei meriti, e in genere così è, ma in realtà lo faccio solo per economizzare le parole, ma chi deve sapere sa, e chi deve essere ringraziato è ringraziato. E ogni volta che io scrivo “Bruno”, lo faccio solo per riassumere un elenco di nomi che al mio danno valore. Grazie Lella. Perché il tuo è uno dei primi da sempre. Saresti stupita se riuscissi a vedere quante volte nelle mie possibilità di scelta è presente una che è tua. Non sai, non puoi, non sei. Fidati. È un modo di pensare. A volte anche di sbagliare. Ho sempre creduto di sapere le risposte, e infatti le conosco tutte. Tranne le mie. Le mie davvero non le ho mai sapute. Ma tu si. E me le hai sempre date. E oggi dopo essermi reso conto che le mie scelte mi hanno ingannato ho scelto le tue. Non so se saranno giuste, ma mi fido. Sei una persona troppo bella per non provare le tue strade. Almeno un tentativo va fatto. Magari sbaglio di nuovo, ma almeno non lo farò nel solito modo. Ma forse questo è complicato. Forse sarebbe sufficiente dire Grazie Lella. Perché continui da sempre a darmi la possibilità di dire di avere accanto persone meravigliose. Poi capita che qualcuno pensi che io sia presuntuoso ed egocentrico. Riassunto impoverito di una vita ricca. Io non sono pieno di me. Sono pieno di tutti quelli che mi porto dentro. Tu tra i primi. E più cresce la stima che ho di te, più mi sento migliore io, anche solo per il fatto che tu continui a volermi bene. Ma forse questo è complicato. Forse basterebbe scriverti Grazie Lella. Che poi chissà, magari non serve altro che un grazie, ma poi ti verrebbe spontaneo chiedermi per cosa. E allora ti dico Fidati perché se ti dicessi per cosa non mi crederesti. Come faccio a spiegarti che se non ti avessi conosciuta e amata forse oggi sarei lo stesso una bella persona, ma di sicuro lo sono perché ti ho conosciuta e amata? Grazie Lella. Perché alcune tra le cose più belle che ho sono tue. Forse le avrei avute lo stesso, chissà, di sicuro so che la mia vita è andata così, e così continua ad andare. Bella nonostante tutto. E quindi non mi frega di dimostrare a me stesso che anche senza di te le avrei avute, impiego meglio il mio tempo, per esempio riconoscendo comunque sia che sono tue, e quindi ringraziandoti. E se oggi non faccio nulla per risalire in fretta, è solo perché voglio tornare a galla in maniera definitiva, impiegandoci tutto il tempo che ci vuole. Perché è strano come nella mia vita i momenti che alla lunga si sono rivelati i più importanti, siano sempre momenti che mentre li vivevo mi sembravano sconfitte. Ma forse questo è complicato. Forse basterebbe scriverti Grazie Lella. Perché se ho quello che mi consente di sentirmi fiero di me è anche perché ho te che sei stata fiera di me. Chi al mio posto non sarebbe presuntuoso? Poi io posso anche provare a fare il modesto, ma dovrei dimenticarmi di avere intorno le persone che ho. Tu tra le prime. Perché a volte l’amore di certe persone ci porta a gonfiarci come pavoni. Certo che ci sarò sempre. Ogni volta che chiamerai. E come sempre sarò egoista. Poi sta a te sfruttarmi se riesci, ma io correrò per me. Perché ogni volta che mi chiami io corro, e l’aiuto che do a te, credimi, è solo un effetto collaterale di quello che per me è un momento in cui mi ricarico. Perché guardarti guardarmi non può non riempire il cuore. Sei grande, sei speciale, sei buona. Sei buona. Sei buona e mi hai insegnato ad essere buono. Sei buona. Grazie Lella. Ti devo più di quanto immagini. Ti devo più di quanto immagino anch’io. Perché rimarresti stupita se sapessi quanto ancora dopo anni io mi renda conto di cose nuove in me che però portano il tuo nome. E dopo anni parlare con te e scoprirsi orgogliosi di essere una persona che tu hai ancora dentro mi fa salire davvero in alto. E questo lo devo a te. E so che comunque sia, averti accanto mi farà sempre sentire una persona stupenda. Perché se non lo fossi tu nemmeno mi vedresti. E poco importa se abbiamo due vite completamente diverse o se ci vediamo due volte all’anno anche abitando nella stessa via. L’abbiamo provata la strada del rapporto come dovrebbe, e non ha funzionato. Forse questa è la chiave. Perché ci vedremo anche due volte all’anno, ma io a chiunque voglio bene, auguro due sere all’anno così. Ricche. Tesori illeggibili in scrigni intoccabili. Se solo tu potessi leggermi dentro. Capiresti perché qualsiasi donna abbia detto che la tua foto doveva sparire è finita con l’uscire dalla mia vita in maniera rovinosa. Perché quelle foto non sono li perché sono legato al mio passato, ma perché sono felice del mio presente. Tu sei me. Quanto mia mamma, quanto mio fratello, quanto le mie mani. Chi ama me ama te. Non ha importanza che lo sappia, non potrebbe capirlo. Si deve fidare. Se io amo così è perché ho amato te. Chi vuole l’una deve capire anche l’altra. Ma forse questo è complesso. Forse basterebbe dirti Grazie Lella. Perché nel mio cuore c’è un armadio di fotografie tue. E se continuo a volerti accanto è perché non voglio vivere di ricordi, ma di fortune, e ogni volta che vedo una di quelle foto non posso fare a meno di desiderarne sempre di nuove. Dimmi dove sarai tra sei mesi e mi troverai ad aspettarti. Mica per tanto sai…qualche minuto. Giusto il tempo di guardarti, rubarti un sorriso, ascoltarti una volta ancora, scoprirti sempre più bella, sentirmi fortunato, desiderare di stringerti, pensare a quanto hai fatto per me, dirmi che se tu mi hai amato vuol dire che sono grande, riprendermi il mio ottimismo, rubarti un pensiero, emozionarti, emozionarmi, guardarti attraverso i vestiti ricordandomi ogni centimetro, ricordarmi perché ero pronto a passare la vita con te, scoprire che sei una persona ogni volta più bella, prendermi l’assicurazione della macchina, darti i soldi, e tornare a casa. Felice. E generalmente convinto che nella mia vita di cose brutte ne ho vissute, ma sono davvero i pochi punti bassi di una vita che sarei pronto a ripetere identica dal primo all’ultimo giorno. Escludendo quelli in cui ti ho ferita. E quello in cui ho incontrato una persona il cui nome non è all'altezza di essere scritto vicino al tuo. Privilegio riservato a pochi fortunati. Grazie Lella, Bruno.

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