10 marzo 2008

Dal basso basso basso, quasi fondo

Guardavo lo spot che gira in questi giorni sulla rete nazionale, quello che illustra le regole per chi si vuole candidare.

C’è tutto.
L’età massima, quante firme si devono raccogliere, come candidarsi alla camera e come al senato, l’iter da seguire per presentare la candidatura e via così, ogni dettaglio utile a chi si volesse candidare è spiegato per filo e per segno.

Pensavo che sarà costato un po’, questo spot, come tutti gli spot governativi, per produrre i quali viaggiano milioni di euro come fossero bruscolini come se a lavorarci ci fossero tavoli dei migliori geni del marketing, quando invece è roba che in bulgaria troverebbero vecchia.
Pensavo a quanto sarà costato e a quale potesse essere l’obiettivo di chi l’ha pensato.
Ché no, l’obiettivo non è quello apparente di informare chi si volesse candidare sulle modalità del percorso, perché chi arriva ad aspirare al senato o alla camera si suppone già le conosca, se non altro per ovvi trascorsi di passi intermedi.

E allora qual è il fine di quello spot?
La vendita del detersivo, naturalmente.

Ci siamo.
La democrazia dal basso è istituzionalizzata.

Tanto hanno fatto i predicatori che finalmente l’idea che anche tu puoi prendere in mano il timone è diventato parte dell’arena politica.
Coraggio oh casalinga di Voghera, avanti oh meccanico di Prato, forza oh professore di Matera, oggi potete farcela anche voi!
Non delegate più quegli incapaci, son tutti ladri!
Oggi potete scendere in campo voi, potete essere protagonisti del vostro destino, potete decidere, potete scegliere, potete salire al ponte di comando!
La macchina del Grande Fratello è scesa in politica con tutto il suo armamentario di falsità e illusioni.
Ormai che chiunque possa arrivare a un calendario o a una fiction è cosa acquisita, non ha più quel potere coinvolgente che aveva ai suoi esordi, oggi serve nuova linfa al sistema del “Anche tu puoi farcela!” e la nuova linfa oggi è la politica!

Ti hanno rapito da piccolo?
La società ti ripaga facendoti vincere il reality!
Ti è morto un compagno in officina?
Oggi puoi aspirare a dibattere di finanziaria alla camera!
Se i numeri non torneranno la tua mano alzata o tenuta in tasca potrà far cadere un governo!
Ti rendi conto, oh meccanico, di quale potere la società ti sta investendo?
Non ti senti un sacco grato a questa società?

Non è vero che non vali niente, non è vero che sei l’ultimo, non è vero che la tua vita è già scritta dall’economia, no, tu oggi l’economia puoi cambiarla!
Scendi in campo!
Non importa se non sai la differenza tra camera e senato, lo spot ti dice come dove e quando!
Perché tu è in quel momento che scegli se iscriverti alle liste per il Grande Fratello o a quelle elettorali, sì, tra un blocco e l’altro di elisa di rivombrella.
In uno e nell’altro caso ti diciamo noi dove e come, tu non devi preoccuparti di nulla, il kit è completo, tu mettici solo qualche dramma personale che abbia qualche valore mediatico, a valutarlo e a decidere dove è più produttivo ci pensa la società.
Tu devi solo scegliere a quale provino presentarti, oh meccanico, se a quello per diventare cantante, attore o senatore.
Questa è la democrazia partecipativa, oh meccanico!
Sì scusa…la democrazia dal basso.
Hai visto che non è vero che la politica è distaccata dal cittadino?
Hai visto che la politica È il cittadino?
Sei tu oh meccanico la politica, oggi!
Fino a ieri potevi non pensarci più di tanto, la decisione se alzarti per andare a pisciare nel blocco pubblicitario della partita poteva costarti al limite un gol fatto nei primi dieci secondi di ripresa, oh meccanico.
Oggi no, oggi può costarti il futuro tuo e se non scendi in campo, pensa, della tua nazione!
No oh meccanico, ho detto Nazione, non nazionale, è l’altro il provino per allenatori.
Pensa quanto su di te la società sta puntando oh meccanico!
Oggi puoi farcela!
Puoi salire al colle!
Puoi chiedere le dimissioni di un ministro!
Puoi incontrare i capi di stato, oh meccanico!
La società sta chiamando te, proprio te!

Come?
Hai la terza elementare?
Ma è almeno presa in una scuola cattolica, oh meccanico?
Ah, nemmeno quello?
Mh.
E vabbè ma allora che cazzo vuoi oh meccanico, torna a puzzare di fame e il telecomando dallo a tua moglie, ché oggi le donne possono essere protagoniste oh casalinga!

Detto questo, sono e continuo a rimanere convinto che l’unico vero sociologo italiano degno di questo titolo è quest’uomo qui, davanti al quale Grillo, classifiche a parte, dovrebbe davvero inchinarsi:

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