Io alla fine gli imprenditori della cordata italiana che non vogliono svelare il proprio nome li capisco anche.
Ci pensavo l’altro giorno mentre sentivo il nano giustificare le tre (ma guarda caso) settimane di tempo richieste con il fatto che non si conoscono i conti dell’azienda.
Mi immaginavo questi imprenditori, uno a campione, magari titolare di un’azienda quotata in borsa, essersi messi in lista per spendere il nome e quindi il futuro oltre che i soldi della propria azienda, magari una fabbrica di piastrelle, magari di scarpe, magari di rubinetti d’oro per arabi, magari l’impregilo, mi immagino questo imprenditore dicevo aver messo il suo nome nel gruppo di quelli disposti a comprare un’azienda della quale il capogita comunica di non conoscere nemmeno i conti e della quale l’unica informazione che si conosce è che perde tipo un milione al giorno.
Ecco, anche io se fossi in lui e fossi a capo di una spa frutto di anni di lento lavoro, me ne guarderei bene dal far sapere al mercato che ho deciso di impegnarla per comprare l’azienda più fallimentare della storia dall’avvio della fase industriale in poi, senza nemmeno averne ancora potuto guardare i conti.
Cioè se fino a oggi a capo dell’alitalia il nano è riuscito a mettere gente che l’ha resa quella che è, leggere che oggi si è messo a capo di un sacco di imprenditori che senza nemmeno conoscerne i conti hanno già detto che la comprano è una roba fantastica.
Dico, anch’io fossi uno di loro gli impedirei di fare il mio nome.
Ché se l’italiano votante è mediamente cretino, ancora di più lo è la borsa.
(ma sì, certo che lo so che non è vero niente, è solo che questa cosa di aver già i nomi della cordata insieme al sostenere di non conoscere i conti dell’azienda che questi hanno però già deciso di comprare è troppo bella per non dirci sopra una conseguente puttanata di pari livello)
Ci pensavo l’altro giorno mentre sentivo il nano giustificare le tre (ma guarda caso) settimane di tempo richieste con il fatto che non si conoscono i conti dell’azienda.
Mi immaginavo questi imprenditori, uno a campione, magari titolare di un’azienda quotata in borsa, essersi messi in lista per spendere il nome e quindi il futuro oltre che i soldi della propria azienda, magari una fabbrica di piastrelle, magari di scarpe, magari di rubinetti d’oro per arabi, magari l’impregilo, mi immagino questo imprenditore dicevo aver messo il suo nome nel gruppo di quelli disposti a comprare un’azienda della quale il capogita comunica di non conoscere nemmeno i conti e della quale l’unica informazione che si conosce è che perde tipo un milione al giorno.
Ecco, anche io se fossi in lui e fossi a capo di una spa frutto di anni di lento lavoro, me ne guarderei bene dal far sapere al mercato che ho deciso di impegnarla per comprare l’azienda più fallimentare della storia dall’avvio della fase industriale in poi, senza nemmeno averne ancora potuto guardare i conti.
Cioè se fino a oggi a capo dell’alitalia il nano è riuscito a mettere gente che l’ha resa quella che è, leggere che oggi si è messo a capo di un sacco di imprenditori che senza nemmeno conoscerne i conti hanno già detto che la comprano è una roba fantastica.
Dico, anch’io fossi uno di loro gli impedirei di fare il mio nome.
Ché se l’italiano votante è mediamente cretino, ancora di più lo è la borsa.
(ma sì, certo che lo so che non è vero niente, è solo che questa cosa di aver già i nomi della cordata insieme al sostenere di non conoscere i conti dell’azienda che questi hanno però già deciso di comprare è troppo bella per non dirci sopra una conseguente puttanata di pari livello)
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