2 marzo 2008

T'attraverso il cielo

Io una cosa del genere non l'avevo mai vista.
Cosa per altro quasi ovvia, vista la rarità del fenomeno, l'impossibilità di prevederlo e la durata brevissima che ne rende la visione pura questione di fortuna.
Grazie a Emanuela ho scoperto che si chiama "Bolide".

Fortuna, appunto.
Dopo averlo visto ti senti così, lo senti come una tale rarità che non puoi che dirti fortunato per essere riuscito a vederlo passare, anche se per poco, anche senza aver avuto il tempo di capire cosa fosse.

Poi penso anche che io una sensazione del genere l'ho provata anche altre volte e la sensazione di privilegio si fa ancora più forte e netta.

Tipo quando hai un unico desiderio talmente grande che il cielo adegua le dimensioni delle stelle cadenti per darti una mano e non come quando, viceversa, sei tu che stai lì con una lista di desideri sparsi qui e là sperando che passino un numero di stelle sufficienti.

Se qualcuno si azzarda a paragonarmi a Coelho lo banno dal blog.

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