6 dicembre 2013

Dove si firma perché si tengano pure le madri?

No ma è veramente indegno che i nostri ragazzi tifosi appena oltrepassano il confine vengano arrestati.
Alla tv la madre di uno di loro precisa che il suo era lì per caso, la madre di un altro indignata sottolinea che il figlio fa il volontario alla caritas, la madre di un altro ancora racconta di quella volta che il suo aiutò una vecchina ad attraversare la strada mentre con l’altra mano curava l’ala rotta di un passerotto.
Si attivino le diplomazie! Si ergano le mura! Le più alte cariche della nostra patria gonfino il petto e vadano a riprendere i nostri ragazzi! Nessuno pensi che fuori dal patrio suolo l’italiano non resti italiano!
Richiamiamo l’ambasciatore se serve, ma non si lasci passare l’idea che i nostri ragazzi appena varcato il confine debbano sottostare alle leggi degli altri paesi.
Tantomeno i nostri ragazzi tifosi, cuore e orgoglio nazionale e, a parte le due mele marce che han finito il turno nella categoria evasori fiscali, tutti tutti proprio tutti bravi ragazzi con la passione dello sport. Ma dove mai si è visto? Allora se andassero in Inghilterra fuori dagli stadi magari se la vedrebbero con la polizia a cavallo? Eh? Ma stiamo scherzando? Siamo italiani oh! Allora va bene, allora ok vale tutto, allora facciamo che se vai in Germania e giri ubriaco molesto ti ritrovi addosso quattro pattuglie nel giro di sei secondi, tanto ormai vale tutto, no? E magari quando vanno a Tenerife a studiare allora la sera quando vanno all’automatico a prendere l’acqua naturale per la notte poi si trovano per caso in una rissa e l’antisommossa a ogni angolo se la prende anche con loro che erano usciti solo a prendere l’acqua per studiare meglio la notte? Eh? Perché avevano una sciarpa? Sarà un reato portare una sciarpa? E che razza di paese è un paese dove manco puoi indossare una sciarpa ché quelli subito ti arrestano? Ma poi rendiamoci conto che paese di arroganti, la mamma di ognuno di loro è partita subito e ha speso i soldi per andare a riprendersi il boyscout dietro le sbarre e pensa che quelli non glie l’hanno liberato! No voglio dire, la madre viene lì a riprenderselo e tu non lo scarceri? E che razza di idea di famiglia avete in quel paese? E allora poi ci credo che nella costituzione europea non ci entrano le radici cristiane, come potrebbero entrarci quando in un paese dell’Unione non è sufficiente che venga a prenderti tua mamma perché ti scarcerino? È un continente di senza dio questo!
“Banditi”.
Ma come cazzo si permettono?
Schiena dritta, italiano, nessuno si deve permettere di chiamare Banditi i nostri ragazzi che amano lo sport!
Cosa pensano i polacchi, che se fossero Banditi non li avremmo già fermati noi?
Pensano che qui da noi li lasceremmo liberi?
Stanno sott'intendendo che non abbiamo spina dorsale?
Diglielo che se ne è sfuggito ne sarà sfuggito al massimo uno e solo perché la magistratura in questo momento è impegnata a scoprire che a Prato pare ci siano dei clandestini cinesi e qualcuno sta persino ventilando l'ipotesi che lavorino in nero dentro laboratori clandestini e quindi stanno andando a controllare se è vero, non certo perché sta con le mani in mano, oh.
Letta, fai vedere le palle e riportali a casa!
E se ti chiedono chi garantisce per loro, tu indicando quelle fuori dalla porta con il maglione nella borsa per quando esce Giandomenico ché in Polonia fa freddo e lui è di salute cagionevole infatti aveva la sciarpa, rispondi La mamma!
Poi prendi un mandolino.
E ordina una pizza.
E digli che fa schifo, che non è cotta bene, che la mozzarella non è quella genuina di Caserta, che se i nostri sono tutti banditi allora le loro sono tutte badanti.
O puttane.
E poi per ritorsione arrestagliene una decina, così, accazzo, perché fanno sesso a pagamento anche se non è reato qualcosa per tenerle dentro lo si trova, o manda qualche sano diciottenne a sparargli piombini da softair negli occhi dalla macchina.
E la prova che siano boyscout è nel fatto che altrimenti avrebbero usato proiettili veri, diglielo ai polacchi, diglielo in italiano.

Banditi ai nostri ragazzi....
Ci fosse ancora Lui non si sarebbero mai permessi di offendere il nostro glorioso popolo e se ci avessero provato avremmo mandato loro degli amici nostri persuasivi a invaderli deportarli e, nei limiti del tempo a disposizione, sterminarli.
E invece oggi guarda lì che delegazione, quattro mamme e uno del PD.
Smidollati.

Nelle immagini: la tifoseria fermata in Polonia mentre distribuisce coperte e termos di caffé caldo ai senzatetto per ripararsi dal freddo dell'inverno e della fame.



9 commenti:

  1. No, ma infatti: è una vergogna. (Scusate un attimo, vado a legarmi le tube per impedirmi di procreare.)

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    1. (che poi un giorno questo fatto del lui/lei me lo racconti?)

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    2. Ad essere PdM siamo in due. Io la quota rosa.

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  2. Il solito, tristo comunista anti-italiano, ecco cosa sei.
    (E comunque: forza Lazio!)

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  3. Ah, Bruno, m'unisco a te per deprecare, col cuore in mano, questa tristissima situazione che riguarda tante donne coraggiose, tante Madri Coraggio.
    Tra l'altro, è evidente che non hai a che fare coll'ambiente universitario, altrimenti avresti parlato anche di altre madri Coraggio, più dimesse e meno sotto i riflettori, forse, ma non per questo meno determinate a fare il possibile e l'impossibile per assicurare il migliore dei futuri possibili ai loro figlioli.
    Io invece in quell'ambiente ci lavoro, e come potrebbero sfuggirmi questi luminosi esempi di madri intrepide che battagliano con le spregevoli creature, indegne del nome di donne, che infestano le segreterie degli studenti millantando il titolo di segretarie?
    Queste femmine infami si rifiutano ostinatamente di ripetere per la quindicesima volta alla madre, che accoratamente chiede lumi, che il loro pargolo non si può iscrivere ad alcun corso di studio anche se è l'orgoglioso possessore di un diploma, preso alle serali per corrispondenza, in "Scienza e tecnica delle merendine".
    E come mai queste spregevoli arpie si rifiutano di continuare a discutere con questi luminosi esempi di madri? Ma con la risibile scusa che son occupate a risolvere l'intricatissimo problema di quella studentessa che non si può laureare (e dopo 8 anni dalla prima iscrizione sarebbe ben ora!) perché il sistema informatico dell'università si rifiuta ostinatamente di riconoscerle un esame del primo anno, che lei giustamente ha sostenuto dopo 7 anni da quando avrebbe dovuto farlo. Ma si può essere più meschini?
    E quando con sforzi e patimenti s'è riusciti ad iscrivere il proprio pargolo all'Università, forse che non c'è da spezzarsi il cuore al pensiero di quei bravi ragazzi (che sarebbero tanto volonterosi se solo trovassero un angolo di tempo per studiare tra un'uscita cogli amici, una gita colla morosa e qualche bella mezza giornata passata su feisbuc) che si trovan davanti dei docenti ringhiosi e pieni d'assurde pretese, come quella che studino, che stiano se non attenti perlomeno zitti a lezione e che facciano l'esame in tempo utile?
    Che tra l'altro, quella degli esami è una vera carognata: quei bastardi dei docenti acconsentono con riluttanza e all'ultimo momento a dare il calendario degli appelli, figuratevi che 'sti poveri ragazzi lo sanno con appena un anno d'anticipo! Ma vi par possibile? E nonostante questa vergognosa incuria, quando un povero ragazzo chiede di poter far l'esame in qualche data diversa, perché magari s'è dimenticato che c'eran gli appelli o perché in quel periodo aveva i fatti suoi da farsi, ecco che quella carogna del docente gli dice anche di no!

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  4. Ehm, quel che avevo scritto m'è toccato dividerlo in due parti, sennò il sistema non me l'accettava.
    Ecco la seconda puntata:

    E quando finalmente s'è riusciti a fargli prendere 'sto sudato 'pezzo di carta', a questi ragazzi meravigliosi, non capita che magari gli tocca anche far l'esame di Stato prima d'andare a fare, chessò, il farmacista, come se la brillante laurea conseguita a Caciopascio di Sotto con una bella tesi rilegata con una magnifica copertina azzurra e il suo bravo titolo a lettere dorate ("Effetti del balsamo per capelli sui bulbi piliferi degli invertebrati") potesse mai esser da meno dello stupido pezzo di carta preso da qualche secchione!
    Che importanza potrà mai avere, dico io, se magari il farmacista fa confusione tra saccarosio e saccarina*, quando questi bravi ragazzi saranno così eleganti ed autorevoli col loro bravo camice bianco?
    E perché mai i docenti carogne devono star lì a ridacchiare tra di loro guardando le torme di genitori che accompagnano i figlioli all'esame di Stato?
    Forse che non han bisogno di sostegno, 'sti ragazzi? Infine, anche se ci sono delle sciocche regole che dicono che 'sti figlioli ormai possono andare a lavorare, votare, sposarsi e metter su famiglia, vuoi che una mamma non sappia che il suo bambino ha sempre bisogno di lei?
    E vuoi che non lo accompagni, il suo ragazzo, a fare i colloqui di lavoro, anche se poi chi l'avrebbe dovuto assumere e carognescamente non l'ha voluto è andato a dire agli amici, ridendo come un matto, che il ragazzotto non l'avrebbe mai assunto ma aveva preso in seria considerazione d'assumere la mamma?
    Cuore di madre non sente ragioni quando vede quale sia il suo dovere.

    "Ma qua, signora mia, oltre a non esserci più le mezze stagioni non c'è neache più rispetto per il nostro esser madri, e neppure qualcuno in grado di rendersi conto che il nostro Pierpiero e la nostra Gessicah son ragazzi meravigliosi.
    Ah, dove andremo a finire di questo passo proprio non lo so."

    P.S. Bruno, quando scopri dove si firma perché si tengano anche le madri faresti la cortesia d'avvertirmi, così firmo anch'io? Grazie

    *Questa purtroppo non me la sono inventata ma m'è capitata davvero qualche anno fa. L'infelice farmacista che ha fatto confusione tra saccarosio e saccarina** è ancora lì, a distanza di anni, che si spalma la crema emolliente sulle cicatrici delle ustioni di terzo grado provocate dall'occhiata che le ho dato.

    **Se non siete medici, farmacisti o non fate parte di altre categorie professionali che potrebbero combinar guai non sapendo la differenza tra le due non avete assolutamente niente di cui dovervi preoccupare: mica si può sapere tutto di tutto, che diamine!

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  5. amo il calcio.
    sono una tifosa.
    mi accaloro assai.
    spesso sono stata allo stadio da sola.
    mai nessun problema.
    l'unica volta in cui ho avuto veramente paura (e sono uscita mezz'ora prima) è stato a roma, stadio olimpico circondata da tifosi della lazio.
    tengo a precisare che:
    non ho mai esultato in modo scomposto per le reti della mia squadra
    semplicemente non ho esultato per l'unica rete laziale.
    ero in tribuna e non in curva fra gli ultras
    le donne erano pari agli uomini per veemenza e tipologia di insulti diretti alla sottoscritta.


    si tenessero loro, le madri e chiunque li giustifichi.

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    1. Uh...meno male.
      Conoscendo il tifoso palestrato e tatuato che abita in te, temevo che questo post andasse a far parte di quelli per i quali mi avresti cazzìato.

      Sia registrata anche la tua firma quindi!
      Ne mancano solo qualche decina di migliaia ancora e poi avremo risolto il problema del parcheggio al mercato della zona in cui le tizie navigano col SUV

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