26 giugno 2002

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Ho una tempistica fondamentalmente diversa dai miei desideri, ma sostanzialmente anche se dipendesse da me certe cose hanno bisogno del loro tempo. E allora che si fa, si corre facendo finta di avere potere anche sul tempo? Tanto non funziona, mi siedo e aspetto. Ma sapendo però di avere appena perso tempo che magari se usato bene o anche meglio non sarebbe stato tempo perso. Situazione anomala diciamo. O comunque con dei risvolti fastidiosi ogni tanto. Ho delle immagini talmente chiare davanti che non ho paura di non vederle diventare realtà, sarà quello. Forse se avessi un po’ più di dubbi avrei anche un po’ più di paure, e allora forse il culo lo muoverei eccome. Ma se facendo poca fatica si ottengono lo stesso le cose non è una scelta altrettanto valida? Serve solo tenacia, e non per realizzare quelle immagini, ma semplicemente per non mollare quando viene meno la pazienza o la voglia. Perché sono abbastanza inevitabili anche i giorni in cui si ha voglia di cambiare strada perché sembra non essere più giusta quella che si sta percorrendo. Sempre se si può dire ”percorrendo” riferito allo stare fermo. Ma mica ci si ammazza in quei periodi, si smette soltanto di credere che le cose non accadono per bontà divina o per destino o cazzate così, ma non cambia la realtà, in realtà, e rimane valido il fatto che se le vedi bene da sempre vuol dire che accadranno senza necessariamente vivere ogni giorno pensando ai passi da fare perché accadano.

Le vedo, sono là da sempre. Le cose che ho in tasca, prima che le trovassi, le avevo comunque viste un sacco di volte. Ecco perché ho un sacco di cose in tasca. Non sono più bravo di altri, semplicemente ho un portfolio di immagini più che chiare, e quindi quando una di loro mi passa davanti come passano davanti a tutti ogni giorno, io la riconosco e la prendo. Non correndo per abitudine ho un sacco di tempo per guardarmi intorno e allora sono un sacco le cose che ho il tempo di riconoscere. Occasioni non perse le chiamerei. È così che mi sono riempito le tasche. Direi proprio arricchito. Perché sono ricco in fondo. Alle tasche. Che ti potrei anche far provare per vedere se è vero, ma se mi metti le mani in tasca poi magari mi dici una cosa come quella che mi sono sentito dire verso i 13 anni “ma cos’hai il burro cacao in tasca?” AH!AH!AH! Cazzo! Me lo ricordo ancora oggi! Certe cose segnano… Dicevo… e io diventerei tutto rosso e tu ti distrai e io mi distraggo e poi chi se ne frega delle foto a testimonianza di elenchi spuntati.

Ma quando la tempistica è molto diversa è come essere l’uomo ragno con i sensi di ragno e vedere benissimo un panino e una coca che stanno per cadere alla meravigliosa lentezza di un metro ogni 20 secondi e sapere che essendo tu uomo ragno con i sensi di ragno hai già preso il tuo bel vassoio, ti sei già alzato in piedi hai già fatto scorrere l’intera serie delle tue espressioni più john wayne, ne hai già scelto la migliore, hai già sfoderato un sorriso pronto al prevedibile stupore, hai già messo il vassoio in asse con il simpatico pasto a quel punto romantico, e ti piazzi li, in piedi, in quella situazione, pronto all’arrivo del tuo futuro sul vassoio che se non ci fossi stato tu si sarebbe spiaccicato sul pavimento e tanti saluti a tutti, immobile in attesa, perché tu che sei uomo ragno con i sensi di ragno hai già fatto tutto quello che sai fare e devi solo aspettare che la scena si concluda con i tempi normali che per te è un’attesa della madonna ma che palle non ti puoi muovere perché lo sai che quando l’hamburger finalmente raggiungerà il vassoio e la pellicola tornerà a girare a 25 frame al secondo tu potrai raccogliere il tuo bel risultato, incassare la tua bella vittoria, infilarla in tasca per andartene felice sapendo di non aver atteso invano.

Ecco, sono qui.

Ho fatto quello che dovevo fare e ora me ne sto qui in piedi bello bello con il mio bel vassoio in mano e un hamburger in volo davanti a me che molto lentamente sta arrivando sereno contento di aver incontrato me che sono uomo ragno con i sensi di ragno e tengo li pronto un bel vassoio in attesa del mio momento.

Che a circa 3 frame al secondo si sta avvicinando al vassoio che palle l’attesa a volte.

E non vedo l’ora che sia il mio momento.

Per poter usare uno dei sensi di ragno che io ho perché sono uomo ragno e cioè la velocità pazzesca con la quale mi posso muovere senza che i tuoi occhi ne registrino tracce, velocità che userò per spostare all’ultimo frame il vassoio e finalmente godermi a quel punto in tempo reale la caduta dell’hamburger in terra in maniera buffa con finale spiaccicato.

Per poi (sempre con la faccia del migliore john wayne sorridente) dire

“Ops…scusa beibi… ma non posso occuparmi di tutto io…non sono mica superman”.

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