fiumi di parole
Sono rigido. Sono prevenuto. Sono teso. Sono spaventato. Sono ferito. Sono deluso. Sono triste. Sono infelice. Sono amareggiato. Sono lontano. Sono cattivo. Sono menefreghista. Sono spietato. Sono vendicativo. Sono nascosto.
Non sono niente di tutto questo. Non sono prevenuto. Non sono spaventato. Non sono triste ne tantomeno infelice. Non sono mai stato e mai saprò essere menefreghista. Non so essere cattivo purtroppo ne riesco ad essere vendicativo come vorrei. Ho solo messo un punto e a capo grande come il colpo che mi è stato inferto. Ho passato la mia vita a trovare sempre un motivo per il quale ogni volta valeva la pena far finta che quello che non rappresentava i miei valori, potesse essere comunque una scelta positiva per me. Non ho fatto altro che dire ogni volta a me stesso “Dalle tempo”. Ogni volta era un tentativo nel quale ad aspettare che le cose venissero dalla mia parte ero io. Non ho cambiato idea sulle persone, ho cambiato idea su di me. Quante volte un momento di solitudine è stato risolto cedendo alle richieste di qualcuno. Troppo facile così. Già provata quella strada. Sesso. Quanto mi manca è difficile da spiegare. Soprattutto a me stesso. Ma troppe volte si è rivelata una trappola. Non perché viene usata come trappola. Semplicemente perché lo diventava per me. Quel tranello è sempre stato il più semplice in cui cadere. E’ facile attaccarsi a qualcuno dopo averci fatto l’amore. A me capita sempre. Ma non è quello il tranello. Il tranello è che troppe volte il valore reale di una persona viene confuso con la capacità di regalare piacere. Non sono molti gli insegnamenti che una persona della mia famiglia mi ha regalato, o meglio, non sono molti quelli ai quali ho dato retta. Ma una frase mi disse un giorno Giancarlo, quando mi chiese perché insistevo a voler stare con una donna con la quale non c’era serenità. Gli dissi che per me il legame fisico e l’affinità sessuale erano l’80% del valore delle mie relazioni, e con lei ce n’era così tanto da portarmi a pensare che il resto erano difficoltà dovute a problemi esterni a noi, alla società, al lavoro, agli amici quindi risolvibili con l’unione. Lui mi disse una grande verità. Che mi è rimasta dentro.
“A farsi una bella scopata ci vuole davvero poco”
Escludendo l’apparente superficialità della frase, ho scoperto pagando sulla mia pelle quanto vera sia.
Non è difficile. Io per esempio sono grande in quello. E non è nemmeno un problema trovare la persona con cui farlo. Oggi ho voglia di avere qualcuno accanto. Come sempre del resto. Ma per la prima volta sento anche di averne bisogno, non solo voglia. E allora il pericolo di ricadere in quel tranello si è moltiplicato mille volte. Non ho meno fiducia nelle donne. Ho meno voglia io di pagare le eventuali conseguenze di una scelta azzardata. Perché le ho pagate. Care. Quanto era brava a letto la persona peggiore della mia vita. Ma in realtà non era più brava di tante altre. Semplicemente nascondeva tutto tra le gambe. E quando iniziavo ad intravederne i lati negativi, venivo immediatamente distratto dal posto in cui erano nascosti. La stupidità dell’uomo a volte è davvero sconfinata. E mi dicono che in quella trappola ci stanno cadendo in tanti. E non mi stupisce, dato che so benissimo essere l’unico strumento che quella persona ha sempre avuto per fare strada o per distrarre se stessa dal suo reale valore. Finchè anche un solo uomo ti cerca è difficile pensare di valere poco. Finchè si tengono gli uomini per le palle non arriverà mai il dubbio sul proprio valore. Non la vuoi tu? Lei si gira, ne trova tre con i pantaloni gonfi e immediatamente dimostra a se stessa che il problema non è lei, infatti altri la vogliono. Non è una semplice critica, io sono stato così per tanto tempo. Ho ferito per questo. Ho sempre avuto tutte le donne che volevo senza essere bello per come si intende comunemente bello. Anche perché sono bello per come si intende oggettivamente bello!!! Questo mi ha sempre fatto credere di valere come persona proprio per il fatto che ho sempre avuto donne bellissime e che non poteva certo essere per la bellezza estetica che venivano con me. Per questo motivo a volte non ho difeso persone che meritavano di essere difese e che forse oggi avrei accanto. Ma per farlo avrei dovuto dire a me stesso che il problema non era lei. Molto più semplice infilarmi in un altro letto per dire a me stesso “Hai visto che lei ti vuole?”. Quante volte. Quante persone. Quanti sbagli. So per esperienza personale quanto un letto possa ingannare. Ho ingannato tante volte. Sono stato ingannato una sola. Gigante. L’ultima volta che ho fatto l’amore con una donna è stata proprio la puttanella.E si parla di mesi. Una sfida per me, abituato ad andare con chiunque esprimesse il desiderio. Oggi sono felice di essere riuscito a non infilarmi in un altro letto per dimenticare quell’errore. Nonostante le occasioni certo non mi manchino. Ma se ripercorressi quella strada, a che cazzo mi sarebbe servita tutta sta sofferenza? No, questa volta è stata troppa per perdermi l’occasione di imparare un nuovo modo di vivere. Questa volta o mai più. Punto e a capo. Si cambia. Sarei stupido se rifacessi i vecchi errori. E tutto sono tranne che stupido. Sembra strano, ma mi sento molto più forte così. Sto imparando una strada nuova. Fatta anche di attesa. Di una persona davvero bella. Fatta di attesa di un momento davvero pulito. Non ho paura di venire a letto con te. Non sono prevenuto. Non ho paura che tu mi possa ingannare o farmi del male. Sei buona, o almeno così ti vedo io. Non sono prevenuto ne penso che tutte le donne siano puttanelle. Non meritate un insulto così grande. Ne ho incontrata una. Ma il problema è stata la mia leggerezza, non il fatto che la mia saggezza mi porta a capire che tutte le donne fottono per fottere. Ho commesso una leggerezza io. Le persone che ho accanto continuano ad essere meravigliose. Le donne che conosco continuano ad essere bellissime persone. E allora perché non la pianto di farmi tutte ‘ste seghe mentali e ci riprovo? Perché oggi ne ho bisogno. E lo farei anche per quello. Perché non ho ancora finito di pulirmi. Non ho ancora tolto le bende. Non so ancora come sono sotto le garze. E se sanguinassi ancora? I segnali ci sono direi. Guarda cosa succede a chiunque abbia la malaugurata idea di farmi scherzi anonimi su questo sito… Posso mai iniziare una storia adesso? Facciamo solo sesso? Se fosse così lo farei. Perché il bisogno fisico si fa sentire. Ma così non è. Ho accanto persone che mi rispettano e che mi riconoscono valore. Potrei risolvere tutto stasera. Chi mi vede si stupirebbe se sapesse quanti no sto dicendo da mesi. Ma è così. Ho deciso così. Questa volta ci voglio provare. La strada del letto di ricambio l’ho provata. Non funziona. Oggi potrei anche fare male, potrei non volerti più vedere il giorno dopo, potrei decidere di fermarmi mentre siamo a letto dicendoti che non mi piace più e che vorrei tu ti rivestissi e te ne andassi. Così, a metà. L’ho fatto. Ho fatto anche queste cose. Ma non me ne fregava un cazzo della persona che era con me. I no che ho detto fin’ora li ho detti perché le donne che vorrebbero stare con me sono persone belle. E allora è no. Perché non so come sarò domani. Finchè non potrò garantirti rispetto non ti ci metto nemmeno nelle condizioni di sentirti trattare male solo perché qualcuno mi dice una parola sbagliata la mattina o perché leggo il nome sbagliato in rete o perché qualcuno mi racconta le schifezze che quella la sta ingoiando da mesi. E se pensi che lo stia facendo per proteggerti non hai capito, è proprio perché IO non voglio avere problemi in più oggi da affrontare che non lo faccio. E una donna a cui volontariamente faccio male sarebbe un GRANDE problema per me oggi. O magari piccolo, ma comunque non potrei ignorarlo. Oggi non sono ancora sereno. Non come so che posso essere. Allora che sia sesso. Puro. Animale. Cattivo. Violento. Se così non è allora niente. Perché se è anche una cosa personale merita di non essere usata per stare meglio io. Allora continuo ad aspettare. Mi piaci. Mi piace la tua voce. Mi piace il tuo modo di giocare. Mi piacciono le cose che dici, quelle poche che riesci a dire quando sto zitto. Mi piace come mi freghi. Mi piace come mi stupisci con l’ironia. Mi piace come mi sfotti. Mi piace come mi aspetti. E mi piace anche come fai l’amore se la memoria non mi inganna. Posso mai venire a letto con te adesso? No. Adesso no. Tu il giorno dopo qui sopra leggeresti che ho voglia di sentire il profumo di un’altra. Oggi ti farei male. O almeno credo che così lo sentiresti. E mi piaci troppo come persona per rovinare tutto solo perché io ho voglia di fare l’amore. Seghe mentali? A pacchi! Davvero a pacchi! Ma oggi mi va di essere così. Se sapessi quanto mi piacerebbe averti accanto adesso. Qui. Nel letto con me. Ma come potrei spiegarti che la mia voglia oggi è solo di stringerti? Come faccio a spiegarti che mi piacerebbe appoggiare la testa sulle tue gambe senza per questo fare sesso? O magari lo capiresti, ma il rischio che lo faresti solo perché te lo chiedo è così alto che preferisco continuare così. Non ti sto allontanando. Non sto allontanando nessuna delle donne a cui non sto dicendo si. Sto solo accettando il prezzo che si paga quando non si vuole fottere la gente per egoismo. In cambio sto imparando che il valore di una donna è separato dalla sua capacità di soddisfarmi. Tu per esempio per me vali un sacco. Per come sto oggi, se fossimo stati a letto forse oggi non ti avrei nemmeno accanto. E dato che la cosa mi dispiacerebbe, aspetto. Così se domani cambio idea e ti vengo a cercare aggiungeremo solo buono al buono. Se invece cambio idea e me ne vado non ti avrò ferita e continuerò ad averti accanto. Se poi mi capita di appoggiare il viso sulle tue gambe e in quel momento in barba a tutte queste cazzate paranoiche mi viene una incontrollabile voglia di riprovare quel gusto, come posso poi spiegarti che non sono pazzo e che in tutto quello che ho scritto fin’ora ci credo veramente?
No, davvero. Troppo incasinata la mia testa oggi.
Dammi un corpo senza un cervello oppure niente.
Oppure fregatene di tutte ‘ste paranoie, invitami a casa, legami al letto salimi sopra e scopami.
E se provo a dire qualcosa siediti sul mio viso e chiudimi la bocca.
Così. Un’idea come un’altra.
…
hai visto mamma come sto diventando maturo ed equilibrato?
Hai visto hai visto hai visto?
Eh?...Eh?...Eh?
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