Pizza Pizza Marescià
Stasera il tg5 ci ha regalato un momento di rara verità politica.
Il meraviglioso servizio è quello, manco a dirsi, che racconta l’incontro tra Gi.Bì. Risiko e l’italico nano.
Dopo l’allucinantemente interminabile elenco di sistemi di difesa che sono riusciti a mettere in piedi, elenco che spazia dai missili terra-aria ai cestini sigillati, dai posti di blocco dei carabinieri disposti ogni tre metri per motivi che credo siano chiari a tutti, agli aerei radar che intaseranno uno spazio aereo che gli hanno detto sarà deserto e la cosa ci metterà un po’ ad essere chiara, insomma, dopo la descrizione di quello che viene definito come il sistema di difesa più impenetrabile che la recente storia italiana ricordi, mi sono fatto una domanda che, come sempre, tanto stupida non mi sembra.
Ma nell’aver studiato un tale casino militare con un così grande dispiegamento di mezzi e uomini, avranno considerato l’ipotesi che si creerà una situazione dove per passare inosservati sarà sufficiente vestirsi da militare?
Cioè… In un cielo dove voleranno decine di aerei radar, un aereo radar quando sul suo radar vedrà un altro aereo radar, la troverà una cosa da segnalare? Ma senza andare così in alto, rimanendo letteralmente un po’ più terra-terra, siamo così sicuri che una macchina dei carabinieri verrà sicuramente fermata ad un posto di blocco di carabinieri? Mah…
Se succede credo che questo blog chiuderà per assenza prolungata del sottoscritto con ritorno a data da destinarsi.
Ma il bello chiaramente non si ferma qui, come disse mia mamma quando nacque (senza correttore automatico ammetto che l’avrei sbagliata) mio fratello e pensò subito di fare me… AH!AH!AH!
La chicca, anzi le chicche dovevano ancora arrivare.
L’inizio promettente si era subito fatto vedere nel momento in cui veniva mostrato l’incontro tra i due, incontro assolutamente paisà nel momento in cui Gi. Bì. Si è trovato spiazzato dalla italicissima carica d’amore e passione del nostro italico nano, al quale qualcuno forse è meglio che spieghi che in america quando un italiano potente bacia un politico ancora più potente ricominciano con la manfrina degli spaghetti e del mandolino, poi non ci lamentiamo, la prossima volta gli tiri una palla da baseball, fa più accoglienza e magari quando andiamo all’estero la piantano di prendere per il culo.
Ma ancora non era niente. La capacità comica di cui andiamo giustamente fieri stava solo dando i primi segnali.
Un momento di innegabile soddisfazione è stato quando davanti al solito camino alla fine del colloquio, mentre il nostro impostatissimo e studiatissimo presidente sembrava parte integrante del quadro-parete-camino-poltrona, Gi. Bì. Risiko se ne stava bello bello seduto con i gomiti appoggiati sulle gambe come un vero texano che sta tirando tappi in una botte, pronto da li a due secondi a regalarci quasi un orgasmo rimanendo tranquillamente seduto di fronte al nano che si stava alzando per stringergli la mano.
Meraviglia pura. Uno che dice “Alziamoci e stringiamoci la mano”, l’altro che trova la cosa così normalmente reverente da guardarlo senza muovere un muscolo. Tutto questo in una fantastica frazione di secondo che ha dato modo all’italico nano di non completare la figura di merda rimanendo in una innaturalissima via di mezzo tra lo stare in piedi e lo stare seduto sull’ultima porzione di poltrona dalla quale ancora non si era staccato definitivamente con un’espressione del viso che non riusciva più a trattenere il vaffanculo.
Non so se riesco a trovare la foto, ma chi può rivedere il servizio vada a vedere se ho detto cazzate. Quel fotogramma è la più bella, coincisa e irripetibile rappresentazione degli equilibri mondiali di questi anni.
Ieri pochi se ne sono accorti ma è stata realizzata la versione tecnologicamente moderna del “Quarto Stato”.
Il nostro presidente in equilibrio che cerca di non cadere in ginocchio davanti a Tex Willer.
In culo ai reality show!
Finita li?
Nemmeno per idea! Stasera quasi me lo registro, tanto lo replicano sei volte nella notte.
Perché davvero non era per niente finita li.
Quando il campionario di gaffe terrene che un uomo solo può collezionare era stato esaurito, ci ha dato una mano l’unico che ancora può permettersi di scherzare senza rischiare la censura. Si, proprio lui.
E ieri davvero si è fatto vedere vestito come recenti usanze richiedono negli incontri istituzionali, da clown.
Lungo il percorso che il corteo bi-presidenziale farà domani, un po’ di anni fa, qualcuno che di simboli dell’orgoglio se ne inventava uno al giorno mise un monumento che tutti hanno sempre definito “vagamente” fallico. Figura che per essere riconosciuta non richiedeva particolari doti, ma visto l’evidente livello intellettuale dei turisti di domani, LUI ha deciso di fare una delle cose ultraterrene più belle che potesse inventarsi.
Come da piccoli ci è stato spiegato. La presa per il culo allo stato puro. Un dio che scarica fulmini per dire la sua.
E ieri sera un fulmine all’improvviso ha centrato l’obelisco di Axum, senza rovinarlo troppo, ma riuscendo in maniera “divina” a scolpirgli definitivamente la sua vera natura, in modo che domani i due si trovino a passeggio finalmente sotto i veri monumenti all’orgoglio italiano e probabilmente LUI se ne starà bello bello a guardare come l’italico nano risponderà alla domanda “Uoz dis?” facendosi un bel po’ di grasse risate.
Prego presidente, sfili pure sotto il simbolo d’Italia. Strani ritorni non trova? Chi è che ce l’aveva piazzato? Adesso ci passi pure sotto, che su sono in due a ridere.
La fine delle notizie con la solita rassegna stampa mi ha dato la buonanotte mostrando il titolo de L'Unità che parla della dichiarazione del nano in merito a Putin “I Russi entreranno nell’alleanza” con la seguente solita e ormai normale smentita. “Mai detto una cosa del genere, ne stiamo ancora parlando”.
Ma chi vi ha detto che era una domanda…allora non avete capito…
Pizza-pizza marescià.
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