1 maggio 2002

S.O.S.Tare





Tornato. Sono stato a Perugia, posto sul quale ho ben poco da dire dato che domenica sono entrato in albergo per uscirne ieri sera per partire. Quindi penso al viaggio in macchina. Segnalo al mondo che all'autogrill è finalmente comparso un nuovo panino, si chiama Icaro e a differenza di tutti gli altri non ti obbliga a bere per le successive 15 ore. Crudo Rucola e (per me) Caprino. Caldo giusto e col pane morbido. Finalmente. Non se ne poteva più di passare ogni volta 20 minuti per trovare un motivo per non mangiare il solito Capri che ti bruciano sempre la focaccia per poi finire sempre a mangiare quello. Un consiglio, MAI prendere il menù Panchito, a meno che non vogliate passare un viaggio d'inferno. Il peggio lo si raggiunge poi quando si commette l'irreparabile errore di prendere la terrificante, indigeribile e ingiustamente famosa ...RUSTICHELLA!!! Poi certo che io non è che adesso posso dire cosa si deve o non si deve mangiare, ma io negli autogrill c'ho pranzato così tante volte che ormai in qualsiasi punto d'Italia mi fermi, alla cassa mi chiedono "Il solito?" e in alcuni casi (dove mi sono fermato quando avevo particolare fame) ci aggiungono anche "...Signore.".

Quindi penso di essere qualificato se non altro per il fatto che li ho provati tutti così tante volte da poterne fare statistica.

Mai prendere la Rustichella, ma se poprio non vi fidate, accettate almeno un suggerimento: non dimenticatevi di comprare una bottiglia d'acqua per il viaggio perchè dopo una sola (NE BASTA UNA) Rustichella, un incontrollabile bisogno di bere sarà l'unica cosa che avrete in mente nelle successive 8 ore, perchè non solo è impressionante il bisogno di bere qualcosa che quel panino scatena, ma è impressionante anche la durata di quel bisogno, il quale a volte vi accomapagna fino a destinazione per non abbandonarvi fino al giorno dopo.

Se per caso vi viene voglia di assaggiare l'Olivia, fatelo solo in un autogrill non troppo affollato, dove l'inserviente può seguirvi come in un bar, e specificate che non lo volete caldo se non lievemente, perchè il pane alle olive con cui è fatto NON è assolutamente adatto per essere scaldato a 1340 gradi come fanno per abitudine con i loro panini, dato che le olive intere con cui è fatto, una volta tolto dalla piastra, per un effetto ovvio di accumulo calore, diventano pietre incandescenti incastrate in un pane che diventa croccante. Immangiabile, davvero, a meno che non lo facciate solo lievemente scaldare.

Bella l'idea dello Special Crudo, peccato che il pane sia di quel tipo che diventa duro in tre minuti una volta messo nella vetrinetta, quindi prendetelo solo se lo avete visto mettere nella vetrinetta con i vostri occhi meno di due minuti prima.

Il meglio sarà sempre quello con la meravigliosa irraggiungibile, incomparabile, inimitabile, imbattibile, semplicissima... mortadella.

Pane e mortadella.

Gli autogrill sono sempre più grandi, moderni, multinazionali, forniti e vari, ma il motivo per cui vale la pena mangiarci, sarà sempre quel banalissimo panino con la Mortadella.

Dopo mangiato poi c'è il passaggio obbligato nella corsia acquisti, nella quale se per caso vi fermate per comprare anche solo una cosa ogni venti disponibili, qualsiasi essa sia, ci lascerete almeno 200 mila, visto che i signori hanno prezzi da boutique su prodotti da cartoleria.

Se poi siete tra quelli che ogni volta che passeggiano tra quegli scaffali si chiedono chi mai comprerebbe la pasta in autogrill, d'ora in poi rispondetevi pure ..."Broono".

E dopo aver superato l'imbarazzo del pacco di pasta in autogrill che pure la cassiera ti guarda come un coglione (dev'essere amica di quello del negozio di telefoni) mi sono posto il prossimo azzardatissimo obiettivo. Con il quale abbatterò la mia personale soglia di vergogna sotto la quale non scendere, soglia che ho portato a livello di uno dei prodotti che più di tutti vengono legati all'idea di Autogrill, insieme ai biglietti della lotteria e al set da bagno monodose "schiuma-da-barba-deodorante-dopobarba-spazzolino-dentifricio",

E d'ora in poi non mi definirò mai più un uomo felice, finchè non avrò fatta mia quella che per molti è solo una palla scura sempre messa nel punto in cui la corsia curva per fare inversione e uscire, ma che per me ormai è diventata un motivo di pellegrinaggio. Il banco salumi tra i più profumati e visivamente eccitanti che esistano al mondo, al centro del quale da sempre, fiera e superiore si staglia la ...Noce di prosciutto crudo affumicata ricoperta di pepe!

Prima o poi sarà mia!

Dopodichè, il successivo obiettivo, già lo so, sarà uno di quei videogiochi da viaggio teletrasportati direttamente dal passato. Quelli con i due pulsanti e le posizioni prestampate sui cristalli liquidi così obsoleti che farli pagare più di 2 euro è un vero furto. E io voglio farmi derubare con quello dell'aereo da guerra, con i pulsanti tipo cloche.

Non comprate mai i cd da 9.900 lire, se non dopo aver accettato l'idea che la metà di loro si sente da schifo. Comprateli, sapendo che se li vendono a così poco un motivo c'è, e se li vendono in un posto dove per tornare a reclamare dovrete fare (sempre) altri 30 chilometri, uscire, pagare l'autostrada, fare il giro dell'uscita, rientrare in autostrada nella direzione opposta, fare il percorso al contrario non solo fino all'autogrill incriminato, bensì fino all'uscita precedente visto che non si può attraversare un'autostrada, per poi uscire, ri-pagare l'autostrada, rifare inversione, rientrare nella direzione originale, farvi i restanti chilometri a quel punto davvero nervosi per poi entrare e rifarvi mezz'ora di fila per poi arrivare davanti alla cassiera e magari dirle "Si ricorda di me?"...un motivo c'è.

Solo in un posto dove esiste un possibilità su un milione di avere un cliente che torna a reclamare possono vendere un prodotto al 20% di quanto lo vendono tutti gli altri scrivendoci su "Offerta ECCEZIONALE".

Non funzionano. E non dico di non comprarli per questo motivo, io li compro per esempio, però lo so che mi stanno vendendo un cd che sentirò al 20% della qualità a cui sono abituato. Tutto qua.

Milano-Bologna. Direzione Milano. Una decina di chilometri prima di Parma. Per noi ormai è tappa fissa. Se facciamo quella tratta, piuttosto aspettiamo, ma è li che si andrà a mangiare. Autogrill Fini. Non prendete panini, sarebbe un peccato. Entrate, girate a destra e infilatevi nella corsia del self-service, prendete il vostro bel vassoio, e preparatevi a mangiare uno dei più buoni stinchi di maiale al forno che i ristoranti italiani vi possano proporre. In qualsiasi stagione andiate, ci sarà. Sempre. Meraviglioso. Perfettamente cotto. Mai asciutto (e lì dimostrano bravura), morbido dentro e croccante fuori. Varrebbe la pena andarci apposta. E una bottiglietta di Barbera da due bicchieri, se non guidate voi. Perchè dopo quel pranzettino, i restanti 50 chilometri, saranno una piacevolissima pennichella.

Ti ho pensata un sacco.

Ma non ti dico chi sei.

Credo tu lo sappia bene.

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