30 novembre 2001

PAPA don't preach



L’altra sera, chiacchierando con un mio collega che sta facendo il famigerato “Corso pre-matrimoniale” ho scoperto una cosa per me (che sono ateo integralista) decisamente nuova.

Pare che secondo le regole della chiesa il battesimo possa essere celebrato da chiunque.

COOOOOOOSA? Cioè? Io se voglio posso battezzare qualcuno?

Si, è stata la risposta.

Grande!!!!!!

Perché? Vi chiederete, visto che ho appena finito di dire che sono ateo…

Perché esistono solo due cose nella mia vita sulle quali ho deciso di cedere senza minimamente discutere anche se le mie idee sono all’opposto.

Una è il matrimonio in chiesa, e l’altra è il battesimo.

Questo non perché non abbia idee sufficientemente convinte sui due argomenti, ma perché sono gli unici due argomenti sui quali purtroppo la chiesa ci ha cresciuto.

In questo senso, non posso pensare di incontrare una donna la quale (quasi sicuramente) sono anni che sogna il giorno del matrimonio in chiesa vestito bianco parenti calabresi e bomboniere che nemmeno mia nonna metterebbe sul comò sperando di convincerla che è una cazzata.E' meglio accettare l'idea che sarà quasi certa la richiesta.

E in ogni caso per non so quale motivo, mi sembra uno di quei sogni così belli, che, credente o meno, ho deciso che accetterò come normale perché mi sembra più bello come regalo darle la possibilità di realizzarlo lo stesso nonostante il mio essere tutt’altro che religioso, piuttosto che combattere una stupida battaglia ideologica che se vincessi mi farebbe guadagnare soltanto una donna accanto alla quale ho tolto la possibilità di realizzare un sogno.

E so che questa cosa prima o poi diventerebbe un problema.

Il battesimo è il secondo tra gli unici due compromessi che ho deciso di accettare nella mia vita.

Questo perché purtroppo la nostra società, di multirazziale per ora c’ha solo gli scaffali all’esselunga, le lavanderie a gettoni e i mezzi pubblici la sera.

Di conseguenza, se pensassi già oggi di non battezzare Sofia, mi troverei a scontrarmi con discorsi teologico/sociali sulle opportunità che alla pargola (si dice pargola o pargolessa?) verrebbero a mancare.

Ma soprattutto mi troverei a dover spiegare a tavola la sera di natale a mia nonna e il giorno dopo ai miei zii come mai a mia figlia sto togliendo la possibilità di crescere come tutti gli altri bimbi.

Insomma, volente o nolente, finché Italia non sarà uguale a Inghilterra, i nostri figli li dovremo immaginare o battezzati o emarginati.

Mi sta tremendamente sul cazzo sta cosa, ma ho avuto esperienze dirette di quanto sia vera questa cosa, e di quanto finché avremo sua Santità sul territorio sarà per noi impossibile ottenere qualsiasi risultato.

Nel senso che sarà anche bravo a tirare giù muri comunisti, a incontrare ortodossi, a chiedere scusa a cinesi, a riscrivere pagine di storia, ma di farsi una canna, farmi spegnere le macchine a chi lo desidera, andare al matrimonio di due amiche ma soprattutto di non far sentire mia figlia una cogliona solo perché non fa catechismo e quella domenica per lei non sarà speciale come per tutti gli altri bambini non se ne parla proprio.

E allora quella notizia mi è arrivata come una delle più belle degli ultimi anni!

Meravigliosa!

Tutti possono battezzare?

CAZZO!!!! Mi informo bene, perché sto per prendere una delle decisioni più grandi e belle della mia vita.

Volete davvero che mia figlia sia battezzata?

Lo volete davvero?

Bene!

La battezzo io.

Ho trovato il modo per non regalarvi quel giorno!

Perché quel giorno sia un momento speciale per entrambi.

Perché sia così mio e suo da farci fare una cosa che non potrebbe legare di più.

A lei lo spiegherò un giorno quando sarà grande perché l’ho fatto.

Mentre con una canna in mano le dirò di non tenermi in vita se per caso i miei muscoli non saranno più in grado di rispondere al comando: “Sorridi”, e la chiesa si fotta se è d’accordo o meno.

Mentre le spiegherò che se la sua ragazza non la rende più felice sarà il caso di lasciarla e ci faremo un sacco di risate sul fatto che forse nel frattempo potrebbe tornare a farsi gli uomini.

Mentre le dirò che io sarò anche quanto di più lontano esista dal concetto di chiesa, ma quando si è trattato di decidere per il suo bene, mi sono preso l’incarico personalmente di fare una cosa per la quale magari un giorno, da grande, mi avrebbe rimproverato.

E mai come in questo caso la parola personalmente è azzeccata!

Meglio che pigli a schiaffi me, che un pirla qualsiasi che nemmeno sa il perché.

Mi informo. Prometto.

Se è vero preparatevi.

Perché alla mia bimba la strada la indicherò io.

Personalmente.

Perché quando mi parlavano di figli di Dio, non sapevo mai cosa rispondere.

Fino ad oggi.

Da oggi finalmente sulla parola figli nessuno mi sostituirà mai.

Per quanto riguarda la parola Dio….

Vabbè… al prete farò benedire l’acqua se no si offende.

Che tanto se fa ostruzionismo di quella a Napoli con 5 mila lire ne compri qualche litro.

Potere della chiesa.



‘Notte.



Che ci crediate o no, è davvero una delle più grandi scoperte che ho fatto negli ultimi anni.

E una delle più grandi speranze.



Ti battezzo io amore mio.

Se proprio devo farlo.

Non delegherò mai nulla che ti riguardi.

A costo di diventare Dio in persona.

Che quando ero piccolo all’asilo ho fatto Gesù nella recita di Natale,

ed è ora che mi restituiscano il favore.

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