21 marzo 2002

l'imite





non conosco la figura di Biagi, nel senso che non lo conoscevo a sufficienza per poterne dire qualcosa di sensato.

La mia preparazione pertanto non mi consente di produrre alcun ragionamento in merito al significato socio-politico di questa scelta di obiettivo fatta al fine di attaccare e disarticolare il progetto antiproletario e controrivoluzionario di rimodellazione economico-sociale neocorporativa e di riforma dello stato, come sarebbe altrettanto difficile per me spiegare come la sua eliminazione serva ad organizzare i termini politico-militari per ricostruire i livelli necessari allo sviluppo della guerra di classe di lunga durata; non è da meno la mia assoluta incapacità di stabilire perchè sia stato necessario colpirlo per poter attaccare le politiche centrali dell'imperialismo, dalla linea di coesione europea ai progetti e alle strategie di guerra e controrivoluzionari diretti dagli Usa e dalla Nato, per finire poi con l'ammettere la mia indiscutibile impossibilità di dimostrare quanto sia stata determinante la sua uccisione ai fini del progetto politico il cui dichiarato obiettivo è quello di promuovere la costruzione del Fronte Combattente antimperialista, nonchè di trasformare la guerra imperialista in avanzamento della guerra di classe.

...

Al contrario sono preparatissimo su un altro aspetto della vita di Biagi e su quello mi accingo a produrre anch'io il mio bel documento di almeno 26 pagine per spiegarne il ruolo e la figura e il significato e qui e la e su e giu e tutti giù per terra.

...

Per ogni padre che muore ci sono figli che soffrono.

Un pensiero per loro.

...

Fatto.

Ecco il mio documento di analisi.

...

Ognuno parla di ciò che sa.

E io, anche se si pensa il contrario, conosco bene i miei limiti.

Nessun commento:

Posta un commento