l'imite
non conosco la figura di Biagi, nel senso che non lo conoscevo a sufficienza per poterne dire qualcosa di sensato.
La mia preparazione pertanto non mi consente di produrre alcun ragionamento in merito al significato socio-politico di questa scelta di obiettivo fatta al fine di attaccare e disarticolare il progetto antiproletario e controrivoluzionario di rimodellazione economico-sociale neocorporativa e di riforma dello stato, come sarebbe altrettanto difficile per me spiegare come la sua eliminazione serva ad organizzare i termini politico-militari per ricostruire i livelli necessari allo sviluppo della guerra di classe di lunga durata; non è da meno la mia assoluta incapacità di stabilire perchè sia stato necessario colpirlo per poter attaccare le politiche centrali dell'imperialismo, dalla linea di coesione europea ai progetti e alle strategie di guerra e controrivoluzionari diretti dagli Usa e dalla Nato, per finire poi con l'ammettere la mia indiscutibile impossibilità di dimostrare quanto sia stata determinante la sua uccisione ai fini del progetto politico il cui dichiarato obiettivo è quello di promuovere la costruzione del Fronte Combattente antimperialista, nonchè di trasformare la guerra imperialista in avanzamento della guerra di classe.
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Al contrario sono preparatissimo su un altro aspetto della vita di Biagi e su quello mi accingo a produrre anch'io il mio bel documento di almeno 26 pagine per spiegarne il ruolo e la figura e il significato e qui e la e su e giu e tutti giù per terra.
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Per ogni padre che muore ci sono figli che soffrono.
Un pensiero per loro.
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Fatto.
Ecco il mio documento di analisi.
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Ognuno parla di ciò che sa.
E io, anche se si pensa il contrario, conosco bene i miei limiti.
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