17 aprile 2010

MultiTaskForce

Mentre seguo in diretta su internet la manifestazione di roma per i tre arrestati di Emergency, la tv sullo sfondo è come sempre sulle news24, con l'audio muto in attesa che la diretta arrivi anche lì.
Attesa vana, naturalmente.

Non potendo seguire anche il video causa lavoro che occupa il monitor, creo così involontariamente nella stanza un ambiente che dopo qualche minuto mi appare in tutta la sua delirante sintesi.
Il monitor mi mostra uno spot, che devo far nascere il più appetibile possibile, su viaggi in posti lontani nei quali andare a giocare a golf in riva al mare.
La coda dell'occhio al monitor che mi fa da fondale sul quale passano mute immagini del portellone dell'aereo vaticano chiuso, spazio/tempo informativo ritenuto meglio utilizzato per mostrare per interi minuti un portellone chiuso circondato da baciamani in attesa del loro turno.
L'audio nella stanza è quello di lettere lette sul palco, da genitori e mogli e fratelli che offrono a gente per bene le parole di chi in ogni lettera pone e si pone sempre lo stesso interrogativo, a sé stesso e ai destinatari della lettera, padri madri mogli che siano, tutti la stessa quotidiana domanda rispetto al bisogno di dirsi ogni giorno che accettare tutto quello è giusto, un giusto che però è quotidianamente difficile da trovare, da leggere chiaro al punto da saperselo e saperlo dire.

Mentre nella stanza s diffondono le parole di quei perché lo schermo delle news24 mostra il papa finalmente sceso a mani tese su bocche ansiose di baciarle, poi il presidente del consiglio con mille microfoni intorno ansiosi di baciarlo, poi la sfilata di uomini da nulla che accorrono a far cerchio intorno per segnalare da che parte della trincea siano, poi un Bossi caracollante quanto l'italia che ha in mano.

E nella stanza tutt'intorno vedo creata involontariamente l'allegoria del paese che siamo e che non può che lasciare commenti così, sul solito organo di propaganda, in risposta a quel palco:

"Ma siete veramente convinti che Gino l'africano in sala operatoria sia migliore che nella trattativa del giornalista republicones dove due chissenefrega afgani ci lasciarono la pelle? Questo figuro che viene dal sessantotto e dal diciotto politico che interesse ha per il terzo quarto o quinto mondo se non la propria immagine ormai prossima a quella di madre Teresa per tutto il sinistro popolo del debito pubblico? Sarebbe o no l'ora che qualcuno controllasse mentre riappicica mani gambe e braccia a dei poveracci che han fatto, senza volerlo, la sua fortuna? O la malasanità è solo nelle regioni di Agazio Loiero e dei trans?"

E la sintesi audio/video/testo restituitami dai vari monitor è così finalmente perfetta.
Posso tornare al mio spot di campi da golf da sogno, con davanti la tessera di chi stava con Emergency prima, ci sta oggi, ci starà domani a sistemarmi quel retrogusto di inutile parolaio che fa da traccia all'intera mia finta storia.


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