Credo che l'incrocio temporale tra il rimpatrio dei resti del pirla col kalashnikov e quello dei 3 terroristi che avevano confessato di nascondere bombe sotto le barelle, offra agli amanti dei figli della patria un'occasione di attenzione più unica che rara per metter lì due parole per ricordare anche che Antonio Russo non si è fracassato il torace ballando la macarena con una cicciona.
Sempre che non abbiano robe più importanti di cui occuparsi.
Chessò, le canne in gioventù di Fini, per esempio, le vedo una bella urgenza da troppo tempo nel cassetto.
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