10 agosto 2002

lettera aperta





"Non ti ignoro, non mi hanno dato fastidio le mail che mi hai mandato in questi due giorni e la foto era davvero bella.

Ma non ho nemmeno intenzione di riprendere un contatto, di qualsiasi genere.

Non è rabbia, nè tantomeno credimi odio.

Hai ragione, odio è una parola un po' grossa, e non perchè io non la pensi, ma certo non riferita a te e ad una vicenda che è iniziata ed è finita in maniera abbastanza indolore.

Forse tu pensi che io sia incazzato, o che porti rancore, o che abbia deciso di non risponderti o leggerti per farti chissà quale genere di dispetto.

Non pretendo certo che tu conosca i miei pensieri, ma puoi provare ad ascoltarmi, cercando di capire che per me le amicizie che possono nascere in rete hanno una base di solidità talmente sottile, da non aver certo voglia di impegnarmi nel momento in cui una di queste per un motivo che personalmente non cerco nemmeno di capire si interrompe.

Non ho molte energie da dedicare al recupero delle persone, e quelle che ho, le dedico a persone con le quali ho un rapporto un po' più grande di quello che può essere nato tra noi in quel periodo.

E questa non è cattiveria, ne durezza gratuita.

Dico solo che la rete per me ha un significato ben preciso, e la mia presenza in questo mondo è regolata da poche regole ma per me fondamentali.

Una di quelle è che se si supera il limite del rispetto, non c'è una sola ragione per decidere di star li a capire che forse ma si però si potrebbe ma dai e su.

Ci siamo incrociati, il momento era certo sbagliato, ma ci siamo incrociati.

Ma io certo non ho voglia di stare in rete per capire la sofferenza di persone che nemmeno conosco e che pensano che in nome del dolore tutto sia lecito.

Per allontanarmi da persone che mi hanno trattato come te nella mia vita reale, ho lavorato duro su me stesso.

Puoi capire quanta voglia posso avere di "provare a vedere"?

E perchè dovremmo "Provare a vedere"?

Ci siamo incrociati? Si. E' andata bene? No.

Pace.

I motivi, il periodo, le vicende, hanno poco ha che fare con tutto questo.

Io sono così, e in quel periodo sono stato come sono abituato ad essere in quei momenti.

Tu sei così, e in quel periodo sei stata come sei abituata ad essere in quei momenti.

Io certo non ho motivo di dirti che sbagli, ma io da un certo tipo di atteggiamento d'ora in poi voglio stare lontano, e non solo quando si palesa, pensando poi nel resto del tempo che magari non ricapiterà.

E' una scelta, mia personale, e come tale vorrei che la rispettassi.

Per me il mio passaggio in internet è una cosa seria quando riferita a mio fratello, a mia madre, a mio padre, alla puttanella, agli amici con i quali la sera esco e che di giorno mi leggono.

Il resto della gente che mi orbita intorno è per me un bel mondo di persone sicuramente valide con le quali mi piace giocare a fare il divo o con i quali a volte si crea anche qualcosa di più personale, ma sempre di persone a me sconosciute si parla.

E come tali io le prendo.

Quando va bene si va avanti, quando si crea un malinteso, o quando nel tuo caso si va oltre il limite del rispetto, non ci si spende energie più di tanto.

Si chiude.

Le menate e le energie che servono per recuperare la stima delle persone che te l'hanno fatta perdere sono troppe per decidere di impegnarle in un rapporto creatosi su parole lette in un blog dove forse c'è il 5% di cosa siamo in realtà.

Mi dispiace, non so se sono riuscito a farti capire che non ce l'ho con te, ma era l'unico intento di questa mail, che certo non sarà la prima di una nuova lunga serie.

Sono comunque una persona educata, e tu al di la di tutto quello che pensi non mi hai mai ferito al punto da meritare l'indifferenza.

Posso mai essere ferito da chi nemmeno mi conosce?

Penso che alla fine a star peggio sia stata tu.

Semplicemente a me non va di dedicare tempo a rapporti virtuali nei quali non so perchè riesca a molti così difficile non infilarci dentro le nevrosi personali.

E quando mi capita di incrociarle ne rispetto le scelte, ma saluto e cambio aria.

I recuperi?

Se sapessi quanti ancora ne ho in elenco nella mia vita reale capiresti perchè certe cose davvero le lascio andare per la loro strada.

Non ce l'ho con te, credimi.

Vorrei solo che accettassi che per me è una storia chiusa anche nel senso del possibile futuro.

.

bruno."

.

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non l'ho scritta pensando di metterla qui, ma poi l'ho riletta per capire se ero riuscito a spiegarmi, e ho notato che quello che c'è scritto è in realtà una risposta adatta a diverse persone.

sei libera di non esserne felice.

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