17 febbraio 2002

I ragazzi della via Palle (da leggersi in francese)





“Diedi l’ordine di sparare su chiunque avesse violato la zona rossa”.

Claudio Scajola, Ministro degli interni.



non negano nemmeno più.

Aiuto.



C’è un pericolo dietro quella dichiarazione. C’è un pericolo che va aldilà della gravità dell’affermazione in se stessa.

C’è un pericolo che si nasconde tra quelle parole.

Il pericolo dato dal fatto che quelle parole non stupiscono.

Dovrebbero far rabbrividire, e invece finiranno nell’elenco delle cose che “la sinistra strumentalizza per danneggiare il governo”

Il ministro degli interni di un governo, la persona il cui incarico consiste nel dare le direttive di comportamento alle forze dell’ordine, ha detto “Sparate”.

Cristo erano ragazzi.

Da entrambe le parti.

Come si fa a non rabbrividire?

Non giustifico le vetrine rotte, ne le auto sfasciate, ne le molotov, ne tutta la violenza che c’è stata in quelle piazze.

Ma CRISTO “Sparate” ha detto.

E quando una parola di quel tipo viene pronunciata dal ministro degli interni, diventa un ordine.

E tu, giovane carabiniere a cui è stato dato un fucile, saprai decidere in una frazione di secondo se il famoso “rischio attentati” di cui ha parlato Scajola è quel bastone che un tuo coetaneo ti sta brandendo davanti?

E per caricare ancora di più la gaffe ha aggiunto “Beh, ma l’ho detto dopo che avevano sparato a Giuliani”.

Cioè? Quando la tensione era al picco massimo e il nervoso aveva ormai strabordato, invece di disarmare tutti per evitare altri rischi…tu che fai?….”Sparate”???

Come si fa a continuare a negare quello che è successo?

Come si può non capire che i blindati a Genova non li costruiscono, ce li hanno portati.

Come si fa a non ammettere che un dispiegamento militare di quel tipo necessariamente richiede settimane di preparazione, e quindi non può continuare ad essere chiamato “una conseguenza”

Come si può continuare a negare che in una situazione nella quale centinaia di persone si scontreranno, se tu ad una delle due parti dai in mano i fucili, la possibilità che almeno un colpo partirà diventa certezza per la legge delle statistiche che tanto è cara al governo?

Cos’è, quando gli hai dato i fucili hai detto loro “Però mi raccomando ragazzi, usateli per picchiare col manico, la canna sempre verso di voi”?

Come si fa a non capire che se guidi un blindato contro un gruppo di ragazzi E’ CHIARO che li schiaccerai?

C’è un pericolo dietro quella dichiarazione.

C’è un pericolo dato dal fatto che non esiste nemmeno più la vergogna.



C’era una volta



Un giorno, in una città di un paese in un periodo di un tempo, un gruppo di amici, guidato da un piccolo boss, arrivò da lontano.

Si facevano chiamare “La banda dell’italico nano”

Una volta giunti nel nuovo quartiere, il piccolo boss disse loro:

“Vedrete ragazzi, questa zona tra poco sarà nostra, e noi saremo la legge, e faremo quello che ci andrà di fare perché comanderemo noi, e saremo così potenti che nemmeno la polizia ci toccherà mai. Vedrete ragazzi, potremo spaccare vetrine, rubare nei negozi, potremo girare armati e se lo riterremo necessario potremo anche sparare, nessuno ci dirà mai nulla perché noi saremo la legge”.

“Eh…non esagerare” disse uno dei ragazzi, alludendo al fatto che fino ad allora le loro scorribande erano sempre state punite.

“Vedrete, fidatevi di me”

Pian piano il piccolo boss e la sua banda si stabilirono in quel quartiere, e col tempo ogni regola, ogni senso di rispetto venne stravolto. Pian piano il piccolo boss divenne davvero potente, così potente che gli stessi tutori della legge temevano la sua ira.

Andava in giro chiedendo soldi alla gente convincendoli che era per il loro bene, spiegando loro che se avessero pagato, lui avrebbe continuato a proteggerli dai cattivi.

“Buongiorno signor Verduriere, che bella vetrina che ha. Le dispiace darmi una parte del suo incasso?”

“Perché scusi? Questo è il frutto del mio lavoro e ci devo dar da mangiare ai miei figli”

“Dei suoi figli me ne occupo io, se oggi lei mi paga quello che le dico vedrà che quando lei morirà loro non dovranno darmi nulla, quindi mi deve anche un favore diciamo, e poi i suoi soldi mi servono per garantire che la sua vetrina (che è già incrinata) non si rompa del tutto”

“Veramente la mia vetrina è perfetta”

CRASHHH!!!!

“Visto? Si è frantumata”

“Veramente me l’ha appena fracassata lei”

“No, non è andata così. Io l’ho vista già incrinata, perché evidentemente l’avevi fatta montare da quelli che c’erano prima di me, che i lavori non li facevano come si deve, e allora ti ho dimostrato che non era fatta bene, non te l’ho fracassata, che è diverso. E poi questo non è un dramma, ma una fortuna, perché adesso anche il signor Vetraio ha da lavorare e avrà da mangiare per i suoi figli”

“Quindi invece di incazzarmi da solo per il fatto che mi hai fracassato la vetrina, dovremmo ringraziarti in due perché ci fai lavorare di più?”

“esatto, quando sono arrivato qui nel vostro quartiere avevo promesso che il signor Vetraio avrebbe ricominciato a lavorare?”

“Si”

“Ha ricominciato a lavorare?”

“Beh…Si…ma…”

“Niente ma, io la promessa l’ho mantenuta”

“Si, ok, ma per un giorno io non ho potuto aprire il negozio perché mi stavano rimettendo la vetrina nuova”

“Senti, se le regole di sicurezza non ti consentono di lavorare con i vetri fracassati, prenditela con quelli di prima che hanno fatto le regole sulla sicurezza, mica posso fare tutto io! Io una promessa ho fatto e una ho mantenuto”

“Beh..in effetti…”

“avevo mica detto che se sei ricco e mi dai i tuoi soldi oggi, i tuoi figli non me ne daranno più per te?”

“Beh…si…ma che c’entra…io non sarò mai ricco, sono il signor Verduriere io”

“Senti, se le regole delle verdure non ti hanno fatto diventare ricco o sei tu che non sai lavorare bene o è colpa di quelli che hanno fatto le regole della verdura, io ho fatto una promessa e l’ho mantenuta, posso mica anche lavorare per te!!”

“Beh…in effetti….come parla bene lei…in fondo è vero….”

Fuori dal negozio, nel frattempo, gli altri della banda assistevano a quella dimostrazione di forza con uno stupore che non avevano mai provato, verso quell’abilità che non avevano mai visto.

Ancora increduli, chiesero al loro piccolo boss se anche loro avrebbero potuto comportarsi così.

Lui disse loro:

“Sentite, la gente da un significato alle cose solo fino a quando non glie ne insegnate uno diverso. Se voi spiegate alla gente che una vetrina rotta è un favore e glie lo dimostrate, da quel momento accetteranno qualsiasi altra cosa direte loro, solo per il fatto che sanno bene di non avere la capacità di dimostrarne l’inesattezza”

“Si, ma se poi incontriamo qualcuno che ci tiene testa..”

“Fino a quando non avrete le capacità di persuasione necessaria, state dietro che ci penserò io, quando vi riterrò in grado di provare a fare il vostro discorsino vi dirò di parlare e vi ascolterò da dietro, nel caso vi soccorrerò io”

Da quel giorno la banda continuò a girare nel quartiere ascoltando il piccolo boss e imparandone i trucchi e le mosse in modo da poter diventare autonomi nel convincere le persone a fare ciò che volevano. Saltuariamente qualcuno della banda tentava il suo discorso alla gente, ma non sempre riusciva e allora il piccolo boss doveva correre in soccorso per finirne il discorso in modo che la gente non scoprisse che dietro tutto quello si nascondeva una banda mandando all’aria i sogni di gloria così a lungo costruiti.



Un giorno uno dei ragazzi della banda provò a fare il suo discorso persuasivo alla gente del quartiere.

Disse loro “Noi giriamo armati, e abbiamo deciso che se ci andrà di farlo spareremo ai vostri figli”

Il signor Giornalaio si alzò in piedi di colpo, stupito da tanta arroganza dicendo “Ma ti rendi conto di quello che ci stai dicendo? Sai cosa significa quello che hai detto?”

Intimidito da quella brusca reazione, il ragazzo azzardò “Beh…ma solo perché magari i vostri figli nascondono dei missili…cioè…magari una bomba….addosso…”

Assistito da dietro alla scena, il piccolo boss intuì il rischio che tutto venisse vanificato dalla risposta sbagliata data a quella reazione e decise che il ragazzo non era ancora pronto per affrontare la gente del quartiere.

Prese così di nuovo la parola e rispose lui, spiegando alla gente che….”



Attendiamo quella risposta.

Su Cavaliere, forza italico nano.

Vediamo come ne esci da questa.

Prima o poi ti romperai i coglioni di riparare agli errori degli incompetenti della tua banda.

Ma forse prima ancora succederà che diventeranno così tanti e così gossi che forse la gente si stancherà di essere considerata stupida.



Dai cavaliere.

Dacci quella risposta….

Il signor Giornalaio ha chiesto al tuo amico perché è giusto che lui spari a suo figlio.

Che ci dici di bello?



La cosa pazzesca è che avrai una risposta anche sta volta.

Tipo “La sinistra come sempre travisa le parole pure e sane del ministro per coprire degli errori organizzativi commessi dal loro governo, responsabile del G8, errori ai quali noi abbiamo saputo come sempre porre rimedio con evidentemente qualche piccolo incidente di percorso, ma nel complesso poteva andare peggio. Anzi, ci fossero stati loro sarebbe sicuramente finita peggio. Quindi non guardateci come quelli che hanno ammazzato un ragazzo, ma come quelli che avrebbero potuto ammazzarne un sacco di più e non l’hanno fatto”



“Ah…già…in effetti è vera anche vista così…allora in questo caso grazie….poteva uccidere mio figlio e non l’ha fatto…grazie davvero…meno male che c’era lei…”

disse il signor Lattaio.

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