28 dicembre 2001

La Mamma dal cielo



TANTIAUGURIATEEEEEEEETANTIAUGURIATEEEEEEE!!!!!!

TANTIAUGURIALLAMAMMAAAAATANTIAUGURIATEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!

Auguri, quanti anni quanti anni!!!!

Potevo non farteli anche qui? No, lo so che non mi leggi, non ti ho mai dato l’indirizzo anche se usi internet. No, non è che non l’ho fatto perché mi vergogno, sai che non ho mai nascosto niente a nessuno tantomeno a te, e sai bene che io è proprio così che parlo, quindi non ti stupiresti di nulla. Non te l’ho mai dato perché sto scrivendo anche di Papà, e del fatto che mi manca, e del fatto che mi fa male che se ne sia andato, e so che lo capiresti se lo leggessi, ma so che ci staresti male perché io ci sto male, e allora finchè ci leggerai anche dolore e nostalgia, non ti darò l’indirizzo, perché non so se capiresti che non penso sia colpa tua se la nostra vita è andata così anzi penso sia merito tuo e c’è una bella differenza. E oggi la curiosità ti porterebbe a leggere tutto, e ti rattristeresti, e non puoi rattristarti perché oggi è il tuo compleanno, e anche se sei passata in quella fascia di età nella quale ogni compleanno è più nervoso del precedente, proprio non poi farci nulla, ti devi sorbire la tua bella dose di auguri, felicità, allegria, entusiasmo e baci e abbracci e coccole e cena e colleghi e amici e figli e tutti e adesso chi ti tiene più e ora che farai per sentirti sempre giovane ti iscriverai a chissà quale corso ti inventerai chissà quale acconciatura ti metterai chissà quale gonna e stasera che saremo solo noi, se vuoi farti corteggiare da qualche omino come fai di solito fai pure, non dirò niente a nessuno, te lo meriti anche tu un po’ di svago ecchecccazzzo!!! E visto che piaci parecchio so che stasera non sarai triste ma alla fine non sei mai stata triste perché tu hai pagato così tanto e lottato così tanto che non sai cosa vuol dire essere triste perché triste significa sconfitto e tu sconfitta proprio non lo sei mai stata se a volte sembri triste io e te lo sappiamo che quello sguardo non è tristezza ma soltanto un momento in cui stai pensando come superare il problema e poi lo superi sempre e stasera non ci saranno pensieri brutti perché ti vedo adesso che stai pensando a come superare i pensieri brutti e so che il modo lo trovi in 5 secondi netti anche di meno e lo sento che non sei triste e lo sento perché ti sento e tu senti me perché siamo uguali perché il dna non è un’ipotesi ne un’elica no mamma il dna è come ce lo disegnano solo perché è davvero un filo ma non è a forma di elica è a forma di cuore e il nostro dna è a forma di un cuore che batte due volte come tutti i cuori del mondo solo che il nostro batte una volta da me e una volta da te ecco perché ci sentiamo dentro ecco perché non possiamo allontanarci più di tanto perché se no uno dei due non sente più i propri battiti e non è nostalgia ne malinconia è proprio che io non sentirei i miei, non i tuoi è quello il casino è quello che ci rende separabili ma non più di tanto ed è quello che ci fa sempre arrabbiare ma mai più di tanto ed è quello che ci fa scontrare ma non più di tanto ed è quello che ci fa parlare ma mai più di tanto ed è quello che ci fa sentire di più. Più Più Più. Di tanto. Davvero tanto. Auguri.

E non ci puoi proprio fare nulla se è così perché l’hai voluto tu non so se l’avevi chiesto non so se ne sei felice ma sicuramente è successo ed è così che è andata e ora non siamo amici come vorresti perché non possiamo essere amici come vorresti perché siamo mamma e figlio e sarebbe ora che la piantassi di cercare di essere amica mia perché io non la voglio un’altra amica voglio la mamma scritto così come lo stai leggendo tipo pollice in bocca e non mi puoi togliere questo piacere solo perché tu vuoi sentirti amica perché amica è un ruolo che non devi cercare di ottenere perché ce l’hai per investitura divina tipo laurea ad honorem e non so se si scrive così ma va bene lo stesso hai capito perché tu capisci quelli che dico anche se lo dico male e sarebbe ora che la piantassi di dirmi che non guido ancora sufficientemente bene per usare la tua macchina o che devo fare quella telefonata o che devo imparare questo o quello sarebbe ora che capissi che ho 30 anni e tu 52 e ogni volta che tu ne fai uno anche io ne faccio uno e trattarmi ancora come uno che va controllato come un bambino non ti servirà ad arrestare questo processo inevitabile perché non puoi proprio farci nulla l’unica cosa che puoi fare è accettare che io le cazzate le faccio perché sono scemo non perché sono piccolo e quindi le farò per tutta la vita!!! Ma questo dovrebbe solo farti sentire bene perché se io posso continuare a fare le mie cazzate è perché ci sei tu dietro che me ne pari i colpi e finchè io continuerò a farne tu continuerai a sentirti mia amica mia mamma e quello che ti senti di essere tipo che in fondo se faccio le cazzate le faccio anche un po’ per te! AH!AH!AH! Ma mai dico mai e ripeto mai cercare di essere amica mia perché nella mia scala di affetti partendo dal basso c’è la sconosciuta, la conoscente, la amica, la amica intima, la mia ex, la mia ragazza e la mia mamma e ogni volta che tu ti incazzi o ci rimani male perché non mi confido, non ti telefono, non ti tratto come una mia giovane amica e ci soffri non capisci che quelle cose le faccio con le persone che appartengono ai piani sotto di te, perché è con loro che le devo fare non perché le preferisco a te ma soprattutto non capisci che se cerchi in tutti i modi di occupare uno di quei posti la ci perdi, perché nella mia scala di valori tu sei più su, semplicemente ti parlo in maniera diversa tipo questa che forse non mi confido spesso o come vorresti, ma poi quando lo faccio faccio cose tipo questa ed è in questi momenti che ne capisci la differenza perché c’è differenza tra te e le amiche e sarebbe ora che alla tua età con la tua intelligenza e la tua capacità di capire le cose meglio di chiunque altro capissi una volta per tutte che mai e poi mai ti farò diventare mia amica, perché sei troppo bella come mamma e non c’è un solo motivo al mondo dico uno che mi farà cambiare questa idea ne mi convincerà a prenderti da quel posto in alto dove stai da sempre per metterti qualche piano sotto solo perché tu così ti senti giovane perché a me non mi interessa se tu ti senti giovane perché di giovani amiche ne ho parecchie e da loro mi aspetto le cose peggiori da te no, e questo perché non sei amica ma sei mamma, che include entrambe le cose ma solo se accetti di stare lassù sopra di loro sopra il mio lavoro sopra le mie amicizie sopra i fratelli. Perché quello è un posto che vi viene dato per natura, ve lo guadagnate di diritto dopo averci scarrozzato per nove mesi e regalato e protetto per i restanti ed è un posto così puro così vero e così indispensabile per me che se un giorno dovessi mai riuscire nel tuo intento di scendere tra le amiche mi staresti sul cazzo perché mi si libererebbe un posto che io libero non voglio che sia e a quel punto inizierei a lottare io per rimettertici e allora perché non accetti l’idea che se quel posto lo occupi tu io sono così felice, fiero, grato, entusiasta, commosso, pieno, caldo, protetto, spronato, e tutto quello che non mi viene in mente perché non so come si dice, da difendere con tutto quello che ho il tuo essere mamma e il tuo startene bella bella seduta su quel trono che si chiama amore di FIGLIO?

E perché non capisci che se da un po’ non ti do quello che vorresti è perché sono io, sono io che non riesco a dimenticarmi la notte che sono andato a prendere Valentino dopo l’incidente, e nessuno lo saprà mai quanto cambi la vita una notte come quella perché io ancora ci piango e non me la levo dagli occhi quella scena, e sono io che ho passato mesi a litigare con ambasciatori e ministri per riavere il corpo del padre a casa e non potevo permettermi di crollare perché se n’erano davvero lavati tutti le mani ma credimi avrei voluto crollare davvero, sono io che nello stesso anno mi sono infilato in quel giro mafioso di merda per colpa della puttanella per il quale ho avuto davvero paura ma davvero paura perché siete stai minacciati anche tutti voi e per la prima volta te lo dico tanto ormai è finito tutto e non è stato facile non venire più a trovarvi per paura che si sapesse dov’eravate e non è stato facile sapere che Vale era diventato obiettivo tanto quanto me e nello stesso momento io dovevo cercare di difenderlo mentre invece per colpa mia stava rischiando e non è facile e sono io che continuo a vederlo chiedermi aiuto da anni senza sapere che cazzo poter fare perché è troppo stronzo per capire che se vuole essere aiutato deve accettare di non essere l’unico al mondo a sapere le cose, e se tu la sera lo vedi bere e fumare e la cosa ti fa soffrire credimi io l’ho visto piangere e quello è davvero doloroso e non so se sto facendo ben o male, ma io ce la sto mettendo davvero tutta per aiutarlo, ma purtroppo questo leva energie e ne leva tante ma è una cosa che sto facendo io non perché tu non sei in grado, ma perché certe cose le devono fare i fratelli, non le mamme, perché sono io che posso andare in giro con lui la sera per poi riportarlo a casa non può uscire con la mamma e tu quello che puoi fare per aiutarlo è solo capire che non si rivolge a te perché non sapresti ne di cosa parla ne come intervenire, credimi sono io, che ho passato mesi a non poter dire quello che volevo perché qualsiasi cosa si sarebbe trasformata in un altro problema, sono io che ho dovuto aspettare che tutto si risolvesse per poter finalmente raccontare cosa avevo fatto, sono io che ho passato anni di merda non sei tu che non meriti la mia confidenza, sono io che non potevo dartela come la chiedevi tu. Perché non capisci che è per questo e non perché non ho voglia di dartelo? Perché non mi ascolti e non capisci che quando si cade giù e non si ha più voglia di fare le cose che si “devono” fare le prime cose che si eliminano sono le telefonate, le cene, i riti che non si ha la voglia ne la forza di fare e non li si eliminano perché sono quelli che valgono meno, ma perché si da per scontato che tra tutti gli stronzi che ci circondano, la mamma è forse l’unica che comunque vada ti perdonerà se non l’hai chiamata o visitata come desiderava e quindi paradossalmente sapere che non mi devo giustificare è esattamente l’aiuto che una mamma sa dare? Dopodiché ti chiedo scusa, perché anche tu hai i tuoi bisogni, ma poi in qualche modo tipo questo io scusa so sempre chiederlo lo sai.

E mentre scrivo mi accorgo che sto pensando che vorrei regalarti qualcosa anche se non ho soldi e che all’inizio avevo pensato di regalarti questa lettera ma poi ho pensato che avrei dovuto scriverla in maniera diversa ma alla fine ho pensato che se l’ho scritta così è perché è così che va letta senza punteggiatura senza pausa tutta d’un fiato come la sto pensando io e a questo punto visto che non mi fermo proseguo e ti dico che non mi frega se ti farà male se ti commuoverà se soffrirai o se ne sarai felice ma io quest’anno che è il più brutto e difficile e duro e deludente e faticoso e vergognoso e pauroso della mia vita forse posso fare una di quelle cose che so che sai apprezzare e a differenza di quello che ho scritto nelle prime righe il mio indirizzo di questo postaccio te lo regalo che magari a chi non ci conosce sembra una cazzata ma io lo so che tu saprai leggere tutto quello che c’è scritto esattamente per come l’ho pensato e provato io per quel famoso discorso del dna ma soprattutto perché tu sai le cose, conosci i fatti, sai cosa ho dentro e cosa ho avuto fuori e so che saprai che non ti sto regalando una finestra voyeurista sulla mia vita, ma ti sto regalando la possibilità di sapere quello che vorresti sapere nei momenti di confidenze che tanto cerchi e so che a differenza degli altri tu ci leggerai anche le sensazioni, i sentimenti e alla fine forse avrò trovato il modo di regalarti quei momenti di confidenza e complicità che desideri senza averti trasformato in una amica, ma dandoti la possibilità di ascoltarmi da lontano, in silenzio, quando hai tempo per me, discretamente senza telefoni o interruzioni e forse avrò trovato il modo di trovarci a metà strada tra il mio naturale bisogno che tu sappia cosa provo e penso e passo e vivo e il tuo volere essere inclusa nella mia vita personale intima fatta di amori ma anche di masturbazione, fatta di mamma ma anche di padre, fatta di bei consigli ma anche di canne, fatta di me fondamentalmente e so che più leggerai e più capirai che davvero ti ho regalato quello che chiedevi e più leggerai e più vorrai leggere e quando avrai finito andrai a vedere l’archivio e quando avrai finito l’archivio aspetterai ogni giorno di ascoltarmi e la telefonata ti mancherà forse un po’ meno perché non era per sentire “ciao” che la facevamo e io da oggi in poi saprò che ad ascoltarmi ci sarai anche tu e da oggi sarò ancora più vicino a te perché tanto le cose le sai tutte anche se le leggi e le sai tutte perché sei mamma e quelle che per gli altri sono piacevoli parole per te saranno piacevoli conferme e sono queste che ti regalo ma non è stato facile decidere di regalartele e non perché leggerai cose sconce o morbose, quelle le sai già tutte, ma perché per entrare davvero dentro di me c’è purtroppo un piccolo prezzo da pagare: leggerai anche di Papà. E non starai bene. Perché io non ci sto bene.

Per il resto sono davvero fortunato.

Davvero.

Di più. Più. Più.

Auguri.

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